LODI Bivacchi e degrado all’ex Macello: «È una situazione insostenibile»

La denuncia arriva dai volontari dell’associazione MondoGatto

È un grido di esasperazione quello dell’associazione MondoGattoLodi, che ha sede nel parcheggio dell’Ex-Macello, e denuncia ancora, un anno dopo le prime segnalazioni, una situazione di profondo disagio e quello che si caratterizza come un vero e proprio “dormitorio a cielo aperto”.

A pochi giorni dalla presentazione dello studio di fattibilità tecnico economica del progetto con cui il Comune intende riqualificare il parcheggio (per un ammontare complessivo di 320mila euro provenienti da risorse regionali del Piano Lombardia), questo intervento - che il Comune prevede di iniziare in estate - appare in tutta la sua urgenza. «Materassi a terra, sporco e degrado sono all’ordine del giorno, così come i litigi fra le persone accampate sul lato destro del piazzale, nelle immediate vicinanze del silos del teleriscaldamento» scrivono, parlando di marciapiedi «adibiti a giaciglio di fortuna» e «resti di cibo abbandonati nel parcheggio da chi non ha un altro posto dove andare», mentre «addossati ai muri, senza distanziamento, si trovano materassi ed effetti personali esposti agli agenti atmosferici».

Una situazione di fragilità che, con la pandemia, è se possibile ancora più grave: «È una situazione che riteniamo insostenibile per tutti - scrivono i volontari -: è inaccettabile che delle persone dormano per strada in queste condizioni, senza nemmeno avere la possibilità di utilizzare dei servizi igienici. La situazione è nota a tutti da tempo, ma purtroppo non sono stati fatti interventi risolutivi: al di là della rimozione saltuaria della spazzatura, la situazione non è mai cambiata da un anno a questa parte».

«Ci sono spesso persone che urlano, bestemmiano, fanno risse per motivi a noi incomprensibili, stanno nel parcheggio svestiti, si lavano o fanno i propri bisogni in mezzo al parcheggio - è il racconto dei volontari -: è sicuramente un dramma per queste persone al quale a noi pare nessuno voglia porre rimedio».

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