Lodi, arrivano Tac e pronto soccorso

A febbraio la nuova Tac e l’apertura del primo pezzo del nuovo pronto soccorso. Termineranno finalmente i disagi causati dalle continue rotture del vecchio apparecchio per la tomografia assiale computerizzata e il personale ospedaliero avrà a disposizione spazi maggiori per l’emergenza urgenza.

«A febbraio partono gli ordini per la Tac e l’angiografo digitale - spiega il responsabile dell’ufficio tecnico Maurizio Bracchi -. L’apparecchio arriverà probabilmente a febbraio. I locali per accoglierla, nel nuovo pronto soccorso, sono già ultimati. Nei primi 15 giorni di gennaio dovrebbero arrivare anche gli arredi del nuovo reparto. Tra marzo e aprile l’ospedale Maggiore potrà contare sull’avvio definitivo di tutto il dipartimento per l’emergenza urgenza».

I disguidi causati dalla Tac vecchia della radiologia saranno superati. L’apparecchio in arrivo, che verrà destinato al pronto soccorso, sarà a 16 strati come quello attuale, ma più all’avanguardia. Potrà sostituire il primo in caso di rottura. «Nella seconda parte dell’anno però - precisa Bracchi - verrà definitivamente sostituta l’attuale apparecchiatura con una Tac a 64 strati. Per un po’ di tempo quindi l’ospedale tornerà ad avere una Tac sola, ma sarà una situazione temporanea. La 64 strati sarà in grado di fare esami adesso impossibili, soprattutto nell’area cardiologica». Nei prossimi mesi gli ospedali lodigiani saranno investiti da una vera e propria tempesta tecnologica. «Nel giro di breve tempo - aggiunge Bracchi - arriveranno anche gli ortopantomografi e tre mammografi, uno per effettuare la stereotassi al seno, all’ospedale di Lodi (una metodica radiologica che permette localizzazione, diagnosi e asportazione, in casi selezionati, di una lesione della mammella, ndr), due per gli screening senologici a Casale e Sant’Angelo. Un ingresso così elevato di tecnologia, in questa Azienda ospedaliera, non si era mai vista prima. In questi giorni siamo presi con il lavoro di programmazione, legato anche alla gestione e agli adeguamenti del personale».

Parole di soddisfazione arrivano anche dal responsabile del dipartimento per l’emergenza urgenza Giuseppe Rivolta: «Si tratta di un’operazione importante - commenta -; il pronto soccorso si dota di strumenti diagnostici estremamente moderni come la seconda Tac e l’angiografo. Nel giro di pochi mesi gli strumenti saranno operativi. Consentiranno una serie di operazioni in urgenza oggi impossibili: gli interventi sui vasi e sul sistema arterioso periferico, attività sia diagnostiche che interventistiche oggi impossibili, oltre a garantire l’attività nell’infarto. Il secondo angiografo sarà collocato nella seconda sala di emodinamica, presso il pronto soccorso. Due angiografi garantiranno maggiore sicurezza e interventi oggi impossibili. Ci sarà un periodo di apprendimento e formazione per l’equipe medica che farà funzionare questa apparecchiatura».

Anche il nuovo pronto soccorso sarà, inutile dirlo, un grosso vantaggio, «per la qualità dell’accoglienza, le apparecchiature e la dotazione organica. Sarà un pronto soccorso moderno e pronto a trattare direttamente le patologie che si presenteranno. Stiamo valutando l’organizzazione complessiva del personale».

Buone notizie per l’ospedale Maggiore di Lodi: a febbraio arriverà la nuova Tac e verrà aperto il primo pezzo del nuovo pronto soccorso

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