Lodi, allarme bomba in riva all’Adda

Allarme bomba sulle rive del fiume. É spuntato un ordigno bellico nelle vicinanze dell’argine sinistro dell’Adda. Il congegno è stato notato non lontano dall’area ex Sicc, conficcato in una parte dell’alveo del corso d’acqua che solca Lodi. A distinguere qualcosa di strano è stato uno dei passanti, che si è fermato per guardare meglio un oggetto dalla forma sospetta e ha quindi avvertito le forze dell’ordine. Subito si sono mobilitati i carabinieri di Lodi, che sono arrivati sul posto per verificare di persona. Da un primo esame, è emerso che si trattava di una bomba a mano risalente forse alla Seconda Guerra mondiale.

La scoperta è avvenuta sabato, verso le 12.30 in territorio comunale di Lodi. La zona è stata pertanto messa in sicurezza, in attesa dell’arrivo degli esperti, in grado di fare tutti gli accertamenti del caso. L’esplosivo è stato quindi prelevato, con estrema cautela, e trasportato in un altro luogo. Sul posto sono arrivati da Cremona anche gli artificieri dell’esercito. Le operazioni sono durate circa un’ora, per estrarre dalla terra la bomba e verificare le sue condizioni. Alla fine è stato deciso di portarla fuori città, per procedere alla sua completa neutralizzazione. Una procedura molto delicata che è stata portata avanti dai militari dell’esercito, che sono intervenuti con tutti i dispositivi e alla fine hanno fatto brillare il vecchio ordigno che è stato rinvenuto. Quanto ritrovato è stata una sorpresa per molti degli abituali frequentatori del fiume: coloro che armati di lenza e canna si dedicano alla pesca in zona, oltre a diverse persone che amano camminare sulle sponde dell’Adda, soprattutto dopo i lavori che sono stati fatti per la costruzione dei nuovi argini in riva sinistra. E il “fuori programma” del fine settimana ha stupito molti, che hanno visto arrivare i carabinieri e poi addirittura gli artificieri sulle rive dell’Adda. Un intervento in forze per evitare che un ordigno del secolo scorso potesse mettere in pericolo quanti passano da quelle parti. Per questo sono state adottate tutte le misure necessarie per rendere impossibile ogni tipo di innesco, portando la bomba fuori dalla portata di chiunque e renderla così innocua.

Un passante ha dato l’allarme dopo aver notato un oggetto dalla forma sospetta non lontano dall’area ex Sicc. Da un primo esame, è emerso che si trattava di una bomba a mano risalente forse alla Seconda Guerra mondiale

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