LODI Albarola, tolleranza zero: nuovi cartelli con i divieti

Dalle 22 alle 8 piazza “off limits”, ma i genitori hanno qualche riserva: «Servirebbero altri interventi»

I mega cartelli sono già al loro posto. Ci sono le regole in pillole, ci sono i simboli. Sui pali dell’illuminazione pubblica ci sono appesi anche i fogli A4 con la comunicazione firmata dal comandante di polizia locale Fabio Germanà. Per dire che qui, in uno dei parchi più frequentati dalle famiglie, dalle 22 alle 8 del mattino la tolleranza sarà zero e saranno consentiti solo gli spostamenti da e per le abitazioni. Le nuove regole sbarcano “nero su bianco”, sui cartelloni e i manifesti di avviso, nel parco dell’Albarola. Alcuni dei manifesti, ieri, erano a terra , diventati aeroplanini di carta nei giochi dei piccoli. L’ordinanza è stata firmata nella giornata di venerdì 30 luglio dal sindaco Sara Casanova, entrata subito in vigore a carattere sperimentale, per mettere un freno ai disagi anche generati dalla stagione estiva e dai ritrovi serali e notturni. I genitori che, ieri mattina, erano al parco con i figli piccoli, sono dell’idea che servirebbe però anche altro.

«Con i bambini piccoli si frequenta il parco di solito di giorno e peraltro è un bel disagio con questo caldo perché non c’è un filo di ombra – spiega Mario, a fianco della figlia Martina - : mi rendo conto che se ci sono gruppi di ragazzini che creano un disturbo dopo un determinato orario, qualcosa sia necessario fare. Quel che penso io però è che forse è più facile fare multe e prevedere punizioni per i ragazzi, piuttosto che fare un lavoro diverso, di sensibilizzazione e di coinvolgimento, per evitare che questi episodi si ripetono». Anche secondo Alba, mamma di un bambino di 4 anni, tra i volti abituali del parco, le regole ferree non risolvono tutto. «Forse servirebbe anche un po’ di tolleranza per i giochi dei bimbi soprattutto d’estate – spiega - : poi è ovvio che non posso essere tollerati i danni alle strutture o i ritrovi di notte. Il parco di sera è bello da vivere e queste regole rischiano di spopolarlo. Servirebbero più cure: basti pensare all’impianto di irrigazione fuori uso da tempo e allo stato del verde».

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