LODI Al Volta si gioca a ping pong: il Covid non ferma l’educazione motoria

Distanziamento e rotazione delle classi assicurate dal tennis da tavolo

Al Volta l’ingegno non si ferma mai. Se per il distanziamento pandemico, in palestra, gli spazi sono ridotti, il divertimento si trasferisce in corridoio. E si traduce in grandi partite di ping pong.

«Un tavolo è presente a scuola da tempo - spiega il professore di educazione motoria Emanuele Angona - , l’estate scorsa ne abbiamo acquistati altri due e un altro tavolo rotto è in riparazione. A causa del Covid sono stati riorganizzati gli orari. Noi spesso siamo in sovrannumero rispetto alle palestre. Abbiamo due palestre nostre di fianco all’aula magna e poi il “pala Itis” esterno in condivisione con il Bassi: ci sono dei momenti in cui abbiamo 6 classi che fanno educazione motoria contemporaneamente, quindi abbiamo fatto di necessità virtù».

Alternativamente, mentre una classe è in palestra, l’altra gioca a ping pong nel corridoio. «Possiamo farlo - dice il docente - perché l’aula magna, a causa della pandemia, è inutilizzata; quando si potrà riutilizzare l’aula magna il corridoio ritorna via di fuga». La scuola ha acquistato tutto il materiale, racchette, palline e anche le reti. «Uniamo i banchi nelle aule grandi - dice il professore - e così facciamo tennis tavolo in classe. Una mia collega ha provato anche a far giocare i ragazzi per terra, stando seduti sul pavimento. Ce ne inventiamo di tutti i colori per far muovere i ragazzi».

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