Lodi, 700 case senza padrone

Sulla piazza lodigiana ci sono ancora circa settecento case in cerca di un padrone. Una stima che si avvicina a quella di due anni fa, quando gli immobili invenduti della città del Barbarossa ammontavano a quasi ottocento. Anche questa volta il calcolo arriva dai professionisti del settore, una media basata sull’andamento del mercato e sui cantieri in circolazione. Del resto, l’abbondante offerta di abitazioni realizzate all’ombra del Torrione è una delle caratteristiche che tutti i dossier e approfondimenti non mancano mai di sottolineare, soprattutto perché in passato si è costruito in molti quartieri e in alcuni casi non si è ancora registrato il “tutto esaurito”.

A Lodi sembra proprio che le compravendite avvengano tra residenti oppure tra gente che già abita in provincia, difficilmente si intravedono forestieri. La speranza è che la comodità della linea veloce Lodi-Saronno catturi l’attenzione dei milanesi stufi della metropoli.

Negli ultimi anni il Pratello ha visto moltiplicare il numero di palazzine, le ultime in ordine di tempo si trovano proprio in quella che è stata “battezzata” via del Pratello, dove accanto alle case già acquistate c’è chi in questi giorni sta traslocando negli immobili liberi.

Tra le zone più discusse dove hanno fatto la loro comparsa le gru, c’è l’Albarola. Ormai da tempo, tra via Codazzi e via Saragat, si solleva verso il cielo un complesso di condomini in parte abitati, alcuni appartamenti nuovi di zecca sono però ancora a disposizione.

Nel quartiere Fanfani, invece, il cartello “vendesi” spunta sul cancello della “Residenza de’ Visconti”, una delle costruzioni più recenti della zona; tra gli avvisi si nota una pubblicità relativa alla vendita di un bilocale arredato con posto auto e quella relativa all’affitto di un box.

Dietro la stazione, inoltre, gli operai sono ancora al lavoro per completare l’intervento edilizio di via Griffini, il cartellone pubblicitario segnala la possibilità di acquistare diverse tipologie di immobili di pregio. È proprio in questa parte del capoluogo che negli ultimi anni l’edilizia ha trovato la sua valvola di sfogo. È stata portata a termine infine la grande ristrutturazione ex Everlasting lungo l’Adda, tra la piarda Ferrari e via Difendente, anche in questo caso ci sono immobili che aspettano i nuovi inquilini.

In questo momento, secondo alcuni commenti registrati tra gli agenti immobiliari, il mercato sembra essere “stabile”. Il 2011 si era aperto con un cauto ottimismo, dovuto a un leggero miglioramento del settore e a un maggiore interessamento di clienti e investitori. Gli operatori, insomma, restano alla finestra, con sospetto e prudenza: tra le modifiche alla manovra e la crisi finanziaria è meglio aspettare di vedere che cosa succederà.

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