«Lo sgombero del Belfuggito di Sant’Angelo è pronto da due anni, ma il Comune deve prendersi carico dei minori»

La prefettura interviene sul complesso occupato, mentre il Pd definisce «vergognosi» i toni del presidio di Fratelli d’Italia

Sgombero pronto da circa due anni per cascina Belfuggito. Il punto da risolvere, e spetta al Comune farlo, è l’accoglienza dei minori, per cui l’ente deve individuare una collocazione, anche temporanea. È il prefetto di Lodi Marcello Cardona a fare il punto sulla tanto discussa situazione di cascina Belfuggito, complesso rurale ai confini della città di Sant’Angelo - l’accesso dà su via dei Boschi, in direzione delle colline, meglio nota come Mio Lungo - da anni teatro di occupazioni abusive e blitz delle forze di polizia. Dopo la manifestazione-presidio di Fratelli di Italia - lo scorso venerdì sera, in piazza Caduti - , in cui i vertici cittadini e provinciali del partito hanno anche preso posizioni forti nei confronti del ministero dell’Interno, è la prefettura a fare il punto sulla situazione. I punti fermi sono diversi, a partire dalle tante riunioni di coordinamento che si sono tenute sul tema. «Dal punto di vista dell’ordine e della sicurezza, lo sgombero è pronto da circa due anni - spiegano dall’ufficio di governo -: ci sono state più riunioni di coordinamento e l’attenzione del prefetto è massima. L’ostacolo rimane l’accoglienza dei minori, che sono presenti in numero variabile nel sito. Le norme prevedono che sia a carico dell’ente locale, come succede peraltro in qualsiasi altra situazione simile, basta guardare agli sgomberi nelle grandi città. Il ministero dell’Interno è stato già interessato in più occasioni, coinvolgendo anche il ministro dell’epoca Matteo Salvini. Ci rendiamo conto delle difficoltà del Comune, perché si tratta di un piccolo Comune, ma per poter procedere bisogna trovare una collocazione, anche temporanea per questi minori». E proprio per facilitare questa soluzione, la prefettura aveva caldeggiato l’incontro tra il sindaco di Sant’Angelo e l’assessore regionale Cattaneo. Intanto, il Partito democratico, con una nota della segreteria provinciale, prende posizione sulla manifestazione di Fratelli di Italia, dai toni definiti «vergognosi, inaccettabili e inquietanti», in una piazza diventata «rappresentazione del peggior campionario della destra estrema: il coordinatore Invernizzi ha definitivamente gettato la maschera, schierandosi con movimenti che si collocano ai limiti della legalità come Casapound e arrivando addirittura a evocare i moti di Reggio Calabria, un incitamento alla violenza di popolo che fa rabbrividire e uno spregio delle istituzioni che non può essere trascurato o sottovalutato». Il Pd parla anche di «minacce in stile fascista», definite il «filo conduttore di una serata surreale» e del tentativo «di nascondere la realtà, che il Comune non ha fatto tutto quello che doveva per gestire il caso Belfuggito. Non c’è alcune effettiva volontà politica di agire. Cascina Belfuggito è solo un pretesto per alzare i toni, additare i nemici e chiamare a raccolta tutto un mondo contiguo con l’estremismo che non vede l’ora di uscire dai sotterranei e di trovare la vetrina di piazza come quella che Invernizzi gli ha preparato e offerto venerdì a Sant’Angelo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA