L’Italia torna bicolore, da mercoledì ritorno nelle aule dai nidi alle prime medie

La Lombardia resta in zona rossa insieme ad altre otto regioni

Archiviate le festività di Pasqua l’Italia torna bicolore, con le Regioni che si collocheranno nuovamente o in zona rossa o in zona arancione a seconda dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia sul Covid-19. Entrano infatti in vigore da martedì le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che confermano per ulteriori quindici giorni la permanenza in zona rossa 9 regioni come Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta. In area arancione invece torneranno proprio da domani 11 regioni: Marche, Veneto e Provincia autonoma di Trento, che andranno ad aggiungersi ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e alla Province autonoma di Bolzano.

Secondo una analisi della Coldiretti più di quattro italiani su dieci (41%) per un totale di 24,4 milioni di persone sono fuori da domani dalle zone rosse: restano chiusi però per il servizio al tavolo o al bancone i 360mila bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi presenti lungo l’intera Penisola con un crack da 7 miliardi per il mese di aprile.

Da mercoledì, poi, tornano in presenza in tutta Italia - anche nelle regioni in zona rossa - gli alunni delle scuole fino alla prima media.

Secondo i dati diffusi dal portale specializzato ’Tuttoscuola’, saranno 5,3 milioni gli studenti che dopo Pasqua potranno seguire le lezioni in aula. Quasi 4 milioni in più rispetto alle ultime settimane. La nuova mappa delle presenze a casa o a scuola dal 7 aprile sarà la seguente: 3,2 milioni di studenti continueranno a seguire in dad da casa (erano 6,9 milioni nei giorni scorsi) e 5,3 milioni nelle aule (erano solo 1,6 milioni). Passeranno da 2 a 6 su dieci gli alunni che potranno seguire le lezioni in classe e socializzare con compagni e insegnanti. Non si verificava questa situazione dall’inizio di marzo quando gli alunni in presenza erano stati 5,4 milioni. Il discorso ovviamente riguarda anche i più piccoli: come per le scuole dell’infanzia, della primaria e del primo anno di medie, la colorazione della regione, anche se rossa, non impedirà ai 323mila bambini dei servizi educativi per l’infanzia di ritornare finalmente tutti in presenza negli asili nido.

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