L’estate dei “vampiri” del bancomat

Nell’ultima settimana denunciati dieci casi di clonazione

Un’estate calda per i clonatori di bancomat. Sono state infatti una decina le denunce per tessere copiate e utilizzate in modo abusivo. È quanto segnalato nell’ultima settimana in questura a Lodi. I clienti hanno notato prelievi o pagamenti irregolari sul loro conto corrente, effettuati anche all’estero. E si sono rivolti agli uffici della polizia di Stato di piazza Castello, per lanciare l’allarme. In molti casi le vittime si sono accorte di questi movimenti solo a distanza di settimane, quindi anche per le forze dell’ordine diventa difficile risalire allo sportello automatico dove è avvenuta la copia dei codici.

Le autorità di pubblica sicurezza sono state coinvolte solo quando ormai il misfatto si era consumato, dopo che ignoti erano riusciti a far sparire delle somme da alcuni conti correnti. Il furto dei dati non è detto che sia recente e può essere avvenuto anche fuori dal territorio. Le vittime hanno solo riferito che sui loro depositi erano comparsi addebiti fuori controllo, spese per acquisti mai sostenuti o somme che erano state prelevate senza titolo. Un fenomeno che per la questura è purtroppo abbastanza diffuso. La decina di denunce avvenute nell’ultima settimana è infatti una media che si ripete durante l’anno. Solitamente i malviventi installano un kit tipico: microtelecamera posizionata sopra la tastiera e skimmer per copiare la banda magnetica della tessera. Poi i codici segreti vengono abbinati alle bande magnetiche, per produrre le nuove tessere identiche alle originali. Le bande agiscono per lo più nel fine settimana, quando le banche sono chiuse e quindi per due giorni e due notti possono recuperare senza fastidi i codici delle tessere. In genere, quando hanno campo libero, i truffatori vanno a scaricare i dati raccolti senza lasciar passare troppo tempo, per non correre il rischio che i clienti si possano accorgere. Gli ultimi raggiri agli istituti di credito in città risalgono ad aprile, quando è stata messa nel mirino la Bcc di Borghetto Lodigiano, in via Saragat, nel quartiere Albarola . A Lodi i “vampiri” del bancomat avevano poi già colpito nelle due filiali che si trovano in via Cadamosto, a pochi metri l’una dall’altra, e alla Cariparma di viale Dalmazia e di via Marsala (quest’ultima in pieno centro storico), mentre in precedenza le segnalazioni erano arrivate da Sordio, Zelo Buon Persico, Salerano e Valera Fratta. Solo in alcuni casi i clienti riescono ad accorgersi per tempo, notando anomalie nello sportello automatico o agli altri apparecchi applicati nella zona del prelievo. Nella maggior parte delle volte, scatta l’allarme quando spuntano gli ammanchi, dopo pagamenti che in alcuni casi sono fatti addirittura Oltreoceano.

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