Le risposte che vogliamo da Tem

Martedì 16 settembre scorso, a Merlino, TEM si è incontrata con i sindaci del circondario in un incontro pubblico coordinato dal direttore del «Cittadino». In quella occasione ho rivolto domande circostanziate e concrete che non hanno trovato risposte soddisfacenti da parte dei responsabili di TEM presenti.Le ripeto contando sul fatto che il Cittadino prosegua la sua azione meritoria di informazione trasparente su ciò che accade nel territorio. Prima domanda - “Quali sono le ditte escluse dai lavori TEM dalla Prefettura di Milano per infiltrazioni mafiose? Per quali lavori, per quali importi e in che periodo?” Non bastano numeri generici e confusi.Seconda domanda - “Quali sono i contenuti concreti dell’accordo stipulato in Regione Lombardia tra TEM e Associazioni di agricoltori sul valore degli espropri e degli indennizzi? Dopo anni di attesa che hanno messo in ginocchio molteplici aziende, quali sono i valori definitivi? Quanto in meno riaspetto a BREBEMI con ritardi anche li nei pagamenti? Quando avverranno le liquidazioni?”Terza domanda - “Quali meccanismi di controllo sono in corso per monitorare l’ enorme movimento terra , con il corollario di cave e rifiuti, che ha stravolto in modo irreversibile il paesaggio e l’habitat?”Quarta domanda - “Quali sono i costi definitivi dell’opera e i finanziatori dopo il “regalo” di 330 milioni di euro a fondo perduto operato dal governo nazionale a fine 2013? Quali saranno i costi per l’utenza? Gli stessi di BREBEMI, così alti da causare per ora il fallimento di quella autostrada, per un utilizzo che arriva a un quinto delle previsioni?”CONSIDERAZIONIOvviamente non può essere rimossa l’enorme responsabilità dei Governi nazionali che si sono succeduti e dei Governi lombardi, tutti quanti subalterni ai signori del cemento, nello stracciare gli accordi riguardanti il trasporto pubblico (bus e pendolari) e su ferro(stazioni FS e metrò fino a Paullo). Nel dimenticatoio sono finiti gli impegni per il completamento delle opere ordinarie e per la mobilità alternativa. L’accordo di programma del 2007 non esiste più e come richiesto dai Comitati e dalle Associazioni qualche Amministrazione Comunale coraggiosa deve disdettarlo per chiedere i danni e ottenere un intervento straordinario per il trasporto pubblico recuperando quattrini dalla corruzione, dalle mafie e dal maltolto.Di fronte a una rete stradale ordinaria abbandonata(non si tappano più le buche, non si fa manutenzione ordinaria e sulla segnaletica, non si taglia l’erba e non si puliscono gli scoli)e a un territorio che frana ad ogni pioggia, essere responsabili significa fare i lavori utili con buona occupazione e non le autostrade inutili e dannose con opere connesse a volte mastodontiche.Il territorio di Paullo, Tribiano, Zelo Buon Persico, Merlino e Comazzo viene alterato irreversibilmente perché non si è neppure interrata l’autostrada tra Paullo e Zelo per falsi motivi economici e inventando difficoltà tecniche inverosimili nell’epoca in cui si sono costruiti tunnel infrastrutturali sotto la Manica. Si distruggono campagne fertili, aziende agricole eccellenti, si invade perfino Villambrera ,bonificata 1000 anni fa dai benedettini, e la Alzaia della Muzza senza alcun rispetto.In questi ultimi tre anni vi è stato un cambio epocale, il territorio è tagliato e irriconoscibile e vi è il dovere assoluto e quotidiano di vigilare, controllare e ridurre i danni.I Comuni hanno pochi mezzi e personale, ma sono anche autorità sanitarie locali e quindi pressando ASL, Regione, Prefettura, Ministeri, Città Metropolitana, Autorità Nazionale Anticorruzione e Forze dell’Ordine ogni giorno bisogna operare ed esercitare le proprie funzioni . Il fatalismo è complice dello scempio e non basta qualche regalo spot in cui “TEM benefattore” con i soldi della collettività (bontà loro!) “sistema” beni pubblici, privati o religiosi con foga propagandistica.

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