L’assemblea a Merlino sulla Tem

I responsabili della nuova autostrada fanno il punto sugli interventi complementari previsti e ammettono

che viaggiare sulla Est Esterna non sarà economico

Si scrive Teem ma si legge Paullese. È ancora la strada “vecchia”, quella percorsa ogni giorno da migliaia di pendolari in marcia verso Milano, a tenere banco nell’assemblea aperta di Merlino, convocata martedì sera in municipio. Se è vero che da un lato la tangenziale esterna porta la costruzione di strade «buone per cento anni ancora», testuali parole del gruppo Tangenziali Esterne, resta il sospetto, il timore, fra il pubblico che ogni mattina si mette in macchina e va verso Milano, del “buco” in Paullese fra il ponte sull’Adda e le rotatorie di Zelo Buon Persico. Lo scenario che nessuno si augura è che fra dieci mesi, al fischio d’inizio della Teem da Cerro al Lambro ad Agrate Brianza, resti l’anacronismo maligno di una 415 che dopo Paullo all’improvviso si restringe, con un paio di semafori in mezzo. Imbottigliando tutti in code dal sapore per nulla Expo, per nulla futuristiche. Tutti su una strada a due corsie. Un “dettaglio” nella teutonica pianificazione Teem che si vuole scongiurare il più presto possibile.Il punto della situazione di martedì ha confermato che fra Lodigiano e Sudmilano si metteranno rapidamente in moto tutte quelle “opere connesse” alla Teem che ancora non hanno mosso un metro. Quindi: a Melegnano il ponte sul Lambro “complanare” alla Teem per collegare via Emilia e Sp 17 Melegnano-Sant’Angelo; a Tavazzano la circonvallazione nord con raddoppio della via Emilia; a Marzano di Merlino la variante alla provinciale 161, a Comazzo e Merlino l’ampliamento della 161 (con piste ciclabili affiancate) e il restauro conservativo dell’oratorio di San Biagio a Rossate. Per quanto riguarda Zelo, è iniziata la palificazione della bretella ovest, raddoppio della provinciale 16 Lodi-Zelo Buon Persico.

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