Lascia le auto e torna in campagna: la scelta post Covid di Alessandro

Livraga: aveva 2mila metri di terreno nel Pavese e ha deciso di coltivarli dopo aver perso mamma e lavoro

Un’oasi nel verde immersa nelle campagne pavesi per un nuovo inizio ancora tutto da scrivere. È la storia di Alessandro Audelli di Livraga che, in seguito alla pandemia, ha riscoperto il piacere del contatto con la natura e gli animali, reinventandosi proprio dalla sua più grande passione: il giardinaggio. Da sempre amante della natura, infatti, il 33enne ha saputo mettere in campo tutte le sue carte per ricominciare da zero, scoprendo un mondo tutto nuovo: quello dell’agricoltura, dell’allevamento di animali da cortile e l’autosostentamento presso l’appezzamento di sua proprietà a Pieve Porto Morone. Un terreno di 2mila metri quadrati immerso nei campi, adiacente a una vecchia corte, dove Alessandro ha potuto ricostruire la sua quotidianità a partire dai piccoli gesti di tutti i giorni: tra quelle 5mila piante che ha piantato nel corso dei mesi, ha costruito un piccolo paradiso fatto di 150 alberi da frutto: mele, pere, susine, pesche e ciliegi ma anche salici e piante autoctone che garantiscono ombra e fresco nei mesi più caldi.

E reduce da una tragedia famigliare, la morte dalla mamma, e di un lavoro che non ingranava più nell’autonoleggio, il giovane ha ottenuto il suo riscatto, autosostenendosi grazie ai frutti della terra: verze, insalata, radicchio, sedano e cavolini di bruxelles. Frutta e verdura di stagione che nell’orto di Alessandro non mancano mai.

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