Ladri nella casa dell’assessore

I ladri fanno visita alla casa dell’assessore leghista Marzio Merlini, e l’amministrazione accelera sull’istituzione delle ronde comunali per la sicurezza. Forse già la settimana prossima si terrà un incontro tra il sindaco di Borghetto Giovanna Gargioni e il prefetto di Lodi Antonio Corona sull’argomento.

I ladri hanno colpito questa volta nell’area residenziale di via Ada Negri. Il furto è avvenuto venerdì mattina, alle 8, mentre nessuno era in casa, e ha prodotto un bottino piuttosto scarso, ma in compenso danni elevati. I ladri hanno letteralmente strappato l’inferriata da una finestra, e si sono introdotti nell’abitazione sfruttando i 10 minuti di assenza dei residenti per portare i figli a scuola. All’interno, il bottino è stato scarso, grande invece la confusione.

«Il bottino non è stato elevato, anche perché in casa non teniamo molto - dice l’assessore Marzio Merlini -. In compenso il danno procurato è stato notevole: ci hanno completamente divelto l’inferriata, forse con un colpo ben assestato di piede di porco, tanto da rompere anche il muro di mattoni a vista a cui era incardinata. I vicini hanno visto alcuni figuri nel giardino, e si sono messi anche a urlare, ma non è servito a nulla». I ladri dunque sono stati disturbati e hanno lasciato l’abitazione in fretta e furia, senza rivolgersi ad altre villette.

I carabinieri di Lodi sono stati i primi a intervenire, ma non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto furto. Anche ad agosto i furti nelle abitazioni sono proseguiti con triste regolarità, e l’amministrazione ha confermato il suo impegno a puntare sulle ronde comunali, quelle istituite con decreto Maroni nel 2009 e mai applicate, almeno nel Lodigiano e nel Sudmilano.

«Si chiamano formalmente osservatori, devono avere le necessarie competenze anche attraverso un corso ed essere iscritti a un albo presso la prefettura - dice il sindaco Giovanna Gargioni -. Noi siamo fermamente intenzionati a proporle. Già oggi abbiamo dei volontari del territorio che nel corso delle loro iniziative tengono gli occhi aperti, soprattutto con riferimento a potenziali problemi di vandalismo, ma vogliamo passare a una vigilanza attiva del territorio».

Sarebbe il primo caso nel Lodigiano delle ronde comunali, e uno dei pochi in tutta Italia. Tanto che dalla prefettura sarebbe arrivato un invito a procedere con cautela. «Ci è stato chiesto di fare una verifica sui dati per valutare se sono necessarie o meno le ronde - spiega il primo cittadino Giovanna Gargioni -. Forse già la settimana prossima avremo questo incontro in prefettura per una valutazione insieme. Da parte nostra, però, non ci sono dubbi: vogliamo una vigilanza sul nostro territorio e vogliamo le ronde».

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