LA VICENDA Cinque cani finiti all’asta, la denuncia della Lav

Gli animali potrebbero essere ospitati nel canile di San Giuliano: «Non sono degli oggetti»

Dopo la denuncia della Lega anti vivisezione di Milano, potrebbero essere ospitati a San Giuliano i cinque cani messi all’asta, che nel rifugio del Sudmilano inizierebbero una nuova vita. A sollevare il caso è stata la Lav che, dopo aver ricevuto la segnalazione di una cittadina, ha scritto al Tribunale di Lodi per chiedere la sospensione dell’asta riguardante cinque esemplari di razza con basi di partenza diverse: 100 euro per un pinscher, 200 euro ciascuno per due jack russel e altrettanti per i chihuahua. Non è ancora chiaro quale sia la stata la procedura che, su mandato del Tribunale, ha portato l’Istituto vendite giudiziarie di Lodi a mettere all’asta gli animali dopo un decreto di pignoramento. Briciola, Cody, Carlotta, Peggy e un quinto cane sono accompagnati da un verbale di stima che ne determina il valore “tenendo conto dello stato di conservazione, dei fattori di svalutazione e della richiesta del mercato”. Ma secondo la Lav non è eticamente condivisibile una disposizione simile, che non tiene conto del benessere degli animali: è nata così la presa di posizione dell’associazione, che già qualche mese fa a Trento era riuscita ad impedire l’asta per un cucciolo di cane. Sempre in base a quanto fatto sapere dai referenti del movimento, gli animali hanno una vita relazionale ed emotiva, non sono oggetti che possono essere espropriati o messi all’asta senza curarsi della loro salute psichica e affettiva. Tanto più che una procedura di questo tipo rischierebbe di rimetterli in mano agli stessi maltrattatori o a loro conoscenti vincitori della gara: la Lav ha dunque individuato una struttura a San Giuliano gestita dall’associazione “Pet Rescue Italia Onlus” disponibile ad accogliere subito i cani, che proprio nel rifugio del Sudmilano potrebbero cominciare una nuova vita.

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