«La Tem diventerà una greenway»

Giancarlo Broglia, 40 anni, formatosi in Rifondazione comunista e candidato sindaco di Sinistra per Cambiare alle comunali 2009 di Paullo (vinte da Claudio Mazzola), è l'uomo scelto nel Sudmilano per Rivoluzione Civile del candidato premier Antonio Ingroia. La coalizione che ha “rivoluzionato” anche la sinistra alternativa portando a dialogare Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e altre sigle. Fondatore del Gruppo di acquisto equosolidale di Paullo, attivista dei comitati No-Tem, Broglia - perito chimico, sposato con una figlia di 8 anni - è in una posizione di lista che non promette seggi facili. Lui si dice comunque “estremamente onorato”" della candidatura (www.facebook.it/broglia candidato Camera).Pensa che la legge elettorale cambierà, se in Parlamento non andranno forze minori come Rivoluzione Civile?«Il Parlamento uscente, nonostante il milione di firme per abolire il “Porcellum”, si è trascinato al voto questa bruttissima legge. I grandi partiti vogliono tenere lontane le vere forze popolari, quelle che conoscono la crisi. Ma non si esce dalla recessione affidando il governo a chi la crisi la vede negli altri. È dal 1985 che gli osservatori più attenti ammoniscono che il ciclo espansivo dell'economia mondiale, iniziato nel dopoguerra - grazie ai lavoratori mi viene da aggiungere - si è invertito. Da più di vent'anni la ricetta neoliberista vuol tenere assieme l'assurdo dell'arricchimento di pochi con il consumo sfrenato di tutti. I risultati li vediamo. Dalla spirale recessiva si esce in un solo modo: con l'equità. Ad esempio redistribuendo il peso fiscale che attualmente in Italia grava per l'immane cifra di circa il 90 per cento su lavoratori dipendenti e pensionati. Si esce con gli investimenti che servono davvero alla gente che lavora, come i trasporti pubblici e le manutenzioni».Parliamo della Tem, che la vede fiero avversario...«La Tangenziale esterna è una catastrofe comunque vada. Se si blocca perché fallirà anche la carta ormai alle porte del finanziamento pubblico, quello della Cassa depositi e prestiti, bisogna prepararsi a una sua “riconversione”, cosa che nel nostro programma è già scritta. Un domani, a Tem crollata, quello che ne rimarrà dovrà essere trasformato in una “greenway” ciclabile. Ma se va avanti ci riempie di logistiche, ipermercati e cancella suolo agricolo. Bisogna invece riempire l'Italia e Paullo di bus, metropolitane, energie rinnovabili, car sharing, strade ben asfaltate e ben tenute. E tenere sane le aziende agricole, che danno cibo e non cemento».Chi sente più lontano dalla sua sensibilità sociale?«Berlusconi incarna l'inettitudine di chi ha negato la crisi per dieci anni. Grillo esprime un sentimento “di schifo” con una matrice condivisibile ma esiti inquietanti, perfino autoritari. Ma chi sento più lontano in assoluto è la Lega nord. La Lombardia non si può permettere una vittoria della Lega ora, in queste condizioni. La Lega è una storia vecchia: i lombardi giudichino come sono migliorate le loro condizioni in vent'anni con le panzane federaliste. Ma ora, soffiando sul fuoco della guerra fra poveri, rischiamo la violenza diffusa».

Em. Dol.

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