La partigiana che adesso perdona - VIDEO

I rappresentanti dell’Anpi Ottobelli, Carbone e Malusardi, in occasione del 25 aprile, salutano a Santa Chiara, la staffetta Angela Borla

Un 25 aprile in casa di riposo quello della centenaria Angela Borla, staffetta partigiana di Lodi. Lunedì mattina, perché domenica non è stato possibile organizzare l’iniziativa, Gennaro Carbone, Isa Ottobelli e Angelo Malusardi dell’Anpi sono andati a salutarla, a portarle il fazzoletto con il simbolo dell’Anpi e un bel mazzo di fiori.

«L’anno scorso, Lorenzo Guerini mi ha chiamata - dice la donna in dialetto -, ho pianto. Quest’anno no, ma è a Roma. Che faccia bene il suo dovere».

Poi racconta di quando i fascisti hanno dato due cucchiai di olio di ricino a suo papà che stava andando a chiamare l’ostetrica perché sua mamma stava per far nascere Angela. «I fascisti, lazzaroni, e io mando giù, mando giù. Pazienza. Perdonateli», dice, inaspettatamente.

«Ognuno aveva un ruolo nell’organizzazione partigiana - spiega Carbone -, lei in fabbrica, aveva il compito di avvisare ogni volta che arrivava un’ispezione fascista per evitare che gli anti fascisti venissero catturati. Angela però ha assunto dei rischi in più di quelli richiesti, nascondendo un antifascista nel solaio. Ha rischiato la fucilazione per questo».

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