La mini Imu nel Sudmilano

Anche i siti internet e i muri dei municipi del Sudmilano si sono riempiti nelle ultime ore di comunicazioni a tamburo battente per spiegare ai cittadini dove si deve e dove non si deve pagare la cosiddetta “mini Imu”, il saldo delle aliquote tassa prima casa relative all’anno scorso.

Con la data del 24 gennaio 2014 come scadenza ultima, nel Sudmilano come ovunque, il quadro tuttavia è già bene delineato. Nel gruppo di centri abitati che scendono lungo la via Emilia fino al confine lodigiano il conguaglio si deve pagare a Paullo, Mediglia, Colturano e Cerro al Lambro. Non sono previsti versamenti invece a San Donato Milanese, San Giuliano, Peschiera Borromeo, Melegnano, Vizzolo Predabissi, Carpiano, Tribiano, San Zenone al Lambro e Dresano.

A scanso di equivoci, comunque, anche nei municipi dove l’aliquota prima casa è rimasta invariata al 4 per mille per tutto il 2013 (senza generare quindi un differenziale di imposta), gli uffici tributi in questi giorni vedono lo stazionamento di molte persone a caccia di chiarimenti dagli impiegati. Le informazioni sono disponibili online a molti siti istituzionali dei comuni, anche se il livello di chiarezza non è dappertutto lo stesso.

Il comune di San Donato Milanese ha inserito ieri una nota nella homepage del sito, definita “News Tributi 2014”, nella quale si specifica che la “mini Imu” non va versata a differenza della Tares. A San Giuliano (www.sangiulianonline.it) campeggia un “francobollo” ancora più esplicito: «A San Giuliano niente mini-Imu sulla prima casa».

A Peschiera Borromeo bisogna andare alla sezione Imu e da qui si è rimandati ad un’area tematica nella quale a caratteri cubitali si dice che «la mini Imu non deve essere versata». Per il comune di Melegnano non esiste alcun chiaro avviso che spieghi che il conguaglio Imu non è dovuto; bisogna andare nella sezione Imu e dedurre quanto si deve fare dalla delibera di consiglio comunale 83 del 30 novembre 2013. E’ stato allora che l’aliquota base prima casa è stata corretta dallo 0,6 per cento, inizialmente previsto per il 2013, allo 0,4, con una retromarcia che ha visto unanime il consiglio comunale.

Il comune di Carpiano ha pubblicato un avviso su sito; idem Vizzolo Predabissi; idem Dresano; più evasiva la comunicazione a Tribiano (dove va ricavata dalle notizie generali sull’imposta casa); lo stesso a San Zenone al Lambro, che fornisce notizie generali sul tributo abitazione ma non un “sì” o “no” specifico al saldo di gennaio. Il modulo F24 va compilato invece a Mediglia con esenzione totale per conguagli eventualmente inferiori ai 18 euro; a Paullo (esenzione totale per conguagli sotto i 12 euro); Colturano (qui l’esenzione copre solo fino a 2 euro di saldo); a Cerro al Lambro l’esenzione totale è fino a 12 euro. In genere tutti i comuni interessati dalla tassa dispongono di un sistema di calcolo online degli importi dovuti, ma la gente resta molto affezionata al vecchio sportello «all’italiana», con coda annessa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA