La lenta agonia del Po, bloccata la navigazione

La portata del Grande Fiume è scesa da 800 a 200 metri al secondo

Il Po è un malato che aspetta di essere guarito dalla pioggia, e che in questa torrida estate sta vivendo una lenta agonia. L’effetto deserto nella Bassa è evidente e da fine giugno anche la navigazione si è bloccata: il Consorzio Navigare l’Adda non ha più potuto salpare a causa del livello del fiume troppo basso. È stata sospesa anche l’inaugurazione dell’iniziativa “Gite in treno” prevista per il 24 giugno: il battello sarebbe dovuto salpare da Somaglia dopo l’arrivo degli ospiti (come da pacchetto turistico) in treno a Codogno e in bus all’attracco somagliese del Gargatano.

Numeri alla mano, la situazione appare drammatica. Il Po lunedì registrava, a livello idrometrico, -2,46 a Spessa, e -0,88 metri a Piacenza sempre sotto lo zero idrometrico (sono utilizzate due scale differenti). Si tratta di dati, negativi, che non si discostano moltissimo da quelli di una settimana fa, ma a far riflettere deve essere il dato della portata d’acqua del Po registrato in questi ultimi giorni: a Cremona, rispetto a 800 metri cubi al secondo della stagione, la portata si è ridotta a meno di 200 metri cubi al secondo; a Piacenza la portata è di 150 metri cubi al secondo.

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