LA CITTA’ DEL FUTURO Zucchetti Village, in arrivo una “rivoluzione” per Lodi

Al via le demolizioni nell’ex My Lodi, ecco come sarà l’avveniristica sede dell’azienda nello studio firmato dallo studio Lombardini 22

Al centro del progetto c’è il riuso del centro commerciale My Lodi. In parte demolito, svuotato dei volumi, completamente re-inventato. Con corti interne - dotate di sedute e aiuole - , la galleria trasformata in nuova reception caratterizzata da una serra bioclimatica a doppia altezza con copertura a falde vetrata, come elemento tecnologico capace di contribuire alla riduzione dei consumi energetici. La storica funzione commerciale rimarrà in servizi come la banca e la farmacia, ma ci saranno anche un auditorium, un ristorante, uno spazio wellness e una caffetteria aziendali nella zona semipubblica dell’edificio, direttamente all’ingresso della piastra. A dare un’identità nuova al complesso anche la parziale copertura della struttura con terrazze verdi.

Emergono nuovi dettagli sul nuovo volto dello Zucchetti Village, il piano di generazione urbana per trasformare l’ex centro commerciale My Lodi nella sede centrale di Zucchetti. Un piano firmato dallo studio Lombardini22 - e affidato a L22 Urban & Building, business che si occupa di progettazione architettonica - improntato all’alta efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale, anche con l’utilizzo di soluzioni tecnologiche sostenibili di forte impatto architettonico, come le strutture in legno lamellare. Tutte le strutture in elevazione, dal primo al quinto piano, sarà realizzate in elementi prefabbricati in legno: una soluzione che consente un risparmio di Co2 nel ciclo di vita dell’edificio.

Oggi sono partite le prime operazione di demolizione degli interni sul lato via Maestri del Lavoro e nel dettaglio il progetto di riuso del My Lodi prevede la parziale demolizione dell’esistente, con lo spostamento delle superficie e un incremento possibile grazie al bonus regionale del 20 per cento con la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica di 6 piani fuori terra, sul lato est. Una struttura “ibrida” in cemento armato e legno lamellare che, insieme alla conversione del centro commerciale e alla Torre, comporrà l’Headquarter di Zucchetti, capace di ospitare un totale di 1500 postazioni di lavoro.

Nel piano di rigenerazione anche il ridisegno di spazi pubblici e privati, con le opere a scomputo oneri dedicate al quartiere San Fereolo: 721mila euro di interventi per piazza Omegna, con la riqualificazione del blocco servizi a uso pubblico, il parco di piazza Martiri della Libertà, con la sistemazione e il ripensamento degli spazi gioco, l’area verde di via Buozzi, la manutenzione ordinaria delle vie Grandi e Haussmann e il ripensamento dell’area parcheggio.

«Zucchetti Village - spiega Marco Amosso, partner di Lombardini22 e direttore di L22 Urban & Building - rappresenta l’importante rigenerazione di uno spazio introverso, una scatola chiusa, che si apre verso l’esterno diventando uno spazio estroverso, un forte riferimento per il quartiere ed elemento di ricucitura del territorio urbano. A una migliore connessione e sinergia tra le aree intorno a Zucchetti Village, si affiancano alcuni interventi puntuali sul territorio circostante. Un’azione di ricucitura urbana atto a creare un rapporto di fruizione molto importante tra il Village e lo spazio urbano circostante».

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