Interrogatorio fiume per l’ispettore Asl

Arrestato subito dopo aver preso una “mazzetta”

Ha deciso di raccontare tutto al giudice, in relazione a quanto finora gli viene contestato, il 51enne di San Giuliano R.Z., l’ispettore dell’igiene degli alimenti dell’Asl Milano 2 di Melegnano arrestato nel pomeriggio di tre giorni fa in un bar di Mediglia dai carabinieri della compagnia di Piacenza, per l’ipotesi di concussione. Un episodio che, per quanto emerso, secondo il difensore Alberto Goglio di Melegnano «ha avuto modalità particolari» e sembra stridere con una contestazione che prevede pene dai quattro ai dodici anni di reclusione.

La procura della Repubblica ha chiesto al gip di applicare gli arresti domiciliari e il difensore a sua volta ha presentato istanza di una misura ancora più mite, ma la decisione del gip Maria Elisabetta Di Benedetto sarà nota solo nelle prossime ore. Per l’uomo, incensurato, questo rischia di essere il terzo giorno in carcere.

L’ispettore, a suo dire al di fuori degli orari di lavoro, si sarebbe recato più volte in un bar di Mediglia, gestito da un cinese residente a Piacenza, perché conoscente della sua fidanzata. Tra un caffè e l’altro, si sarebbe reso conto che il bar non aveva adeguato la pratica Haccp sulle modalità di gestione della somministrazione di bevande a una nuova normativa introdotta in agosto. «Devi metterti in regola, ma fai quello che vuoi», avrebbe detto al barista, o così almeno sostiene.

Invece il barista si era armato di registratore e aveva documentato i suoi dialoghi con il tecnico dell’Asl. Tutto sembra avvenuto al di fuori delle attività ispettive, che finora il locale sembra aver superato senza problemi.

Alla fine, telefonicamente, con conversazioni che sono state registrate (non è chiaro se ancora dal barista o già dalla procura), sarebbe stato accordato un compenso di 75 euro affinché l’ispettore, di suo pugno, scrivesse quanto mancava per mettere in regola il manuale del bar. Appena il 51enne ha preso il denaro, sono spuntati i carabinieri con le fotocopie delle stesse banconote e le manette.

Sembra che l’uomo stesse per pagare, con quei soldi, la bolletta dell’energia elettrica di casa. Non risulta invece formalmente contestato finora un episodio simile, precedente, sul quale sembra stessero già lavorando i carabinieri. L’indagine coordinata dal pm Sara Mantovani è ancora in pieno svolgimento e l’Asl Milano 2 di Melegnano ha promesso rigore, dopo aver subito sospeso l’ispettore dell’igiene degli alimenti dal servizio.

Carlo Catena

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