Incubo licenziamenti alle Poste

I lavoratori non stanno a guardare e da domenica

si metteranno in stato di agitazione: a rischiare

sono gli addetti della cooperativa Stac Italia

Sul centro di smistamento postale di Peschiera tornano a soffiare venti di guerra sindacale. Stavolta rischiano di saltare almeno quindici posti di lavoro alla Stac Italia, l’azienda di manutenzione che interviene sulle linee meccanizzate di smistamento che ogni giorno dividono tonnellate e tonnellate di corrispondenza. «Passeremo alla PH Facility- spiegano i lavoratori coinvolti nella procedura - con cambiamento di contratto da dipendente ad esterno ma soprattutto tagli. Tagli a Peschiera, da 32 a 17 impiegati se non meno, e licenziamenti in tutta Italia, dove i Centri Postali impiegano 274 lavoratori meccanografici. Un terzo, novanta secondo quello che abbiamo capito, perderà il lavoro».

È una storia che arriva da lontano, quella che oggi prende le sembianze della Stac. Arriva dagli anni scorsi, quando gli addetti alla manutenzione delle linee di smistamento, nel contesto di una serie di passaggi aziendali, si sono trovati ad affrontare pagine di esuberi, contratti di solidarietà e casse integrazione. Stavolta però la parola è «esuberi», e quindi si sono segnati sul calendario di settembre due date in rosso. La prima è domenica prossima, 15 settembre. «Inizieremo lo stato di agitazione e se necessario lo sciopero - spiega un portavoce sindacale residente a Vizzolo Predabissi (parecchi vivono nel Sudmilano, tra Vizzolo, Melegnano, Mediglia, Sordio, nda) - valutando giorno per giorno come vanno le cose».

Gli operatori tengono a sottolineare che la loro è una mansione ritenuta di priorità strategica nazionale, quindi soggetta a precettazione. La posta non si può fermare, altrimenti si ferma l’Italia. La seconda data in evidenza sarà giovedi 19 settembre. Il tribunale amministrativo lombardo dovrà pronunciarsi sul ricorso che Stac ha fatto contro Poste Italiane proprio per aver indetto gara e riassegnato l’appalto ai subentranti di Ph Facility, società specializzata con sede a Genova. «È ovvio che la sentenza del Tar è uno spartiacque - continua il portavoce sindacale - se dichiarano la sospensiva dell’appalto o entrano nel merito subito, si apre una prospettiva apprezzabile. Altrimenti porteremo avanti le azioni che abbiamo già stabilito».

Al Centro postale meccanizzato di Peschiera Linate, una delle due cittadelle postali di Milano (l’altra è Rho Roserio, al capo opposto) lavorano quasi 400 persone. Finmeccanica, alla quale mediante partecipazioni societarie afferisce Stac Italia di Torino, presta servizi da 35 anni. Dal 2010 in avanti la situazione per i manutentori si è fatta difficile, con ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà.

«Ma la pseudogiustificazione messa in campo dalla controparte - aggiungono - ovvero il prevedibile discorso che la gente ha le nuove tecnologie anzichè la carta, non sta in piedi. Non giustifica il dimezzamento degli organici, da 32 a 17 e da 274 a 180».

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