In provincia di Milano arriva una mazzata:
si viaggerà pagando il 20 per cento in più
n Aumentano del 20 per cento i biglietti dei pullman in provincia di Milano. Non è certo un fulmine a ciel sereno, ma un provvedimento annunciato rimasto “congelato” da dicembre per far fronte ai tagli imposti dal governo centrale. A partire dal primo agosto, in pratica, andare in pullman costerà più caro, ma quel che più balza all’occhio è che ci saranno meno corse disponibili. Insomma: meno servizi e un esborso maggiore per gli utenti. Tutto in un sol colpo: diversamente dalla provincia di Cremona che ha applicato un primo aumento del 10 per cento a marzo e di pari entità ora, palazzo Isimbardi ha optato per posticipare l’adeguamento deliberato dalla Regione Lombardia e applicato dalla Provincia di Milano sebbene non siano mancate le proteste da parte dei gruppi politici e anche dei sindacati. «Si rende il trasporto pubblico sempre più svantaggiato - commenta Enzo Galbiati di Cgil, nonché autista di Milano Sud Est Trasporti - e teniamo presente che a settembre ci sarà un programma di ulteriori ristrutturazioni: si parla di riqualificazione dei turni. L’intenzione è quella di garantire le corse scolastiche, le più proficue, ma di sfoltire le altre».
Impossibile fare diversamente? Qualcuno dice di sì, se pensiamo che la Regione ha ottenuto il 7 per cento in meno di risorse per il trasporto pubblico. Per colmare il gap da un lato si è reso necessario agire sulla razionalizzazione del servizio e dall’altro sull’adeguamento dei prezzi. «Abbiamo tagliato i cosiddetti rami secchi - commenta Corrado Bianchessi, direttore di esercizio di Milano Sud Est trasporti -, ossia quelle corse vuote che non avevano ragione di esistere. Va detto che la qualità non è venuta meno: la nostra flotta è controllata via satellite dalla stessa provincia e i riscontri sono positivi. Sull’aumento dei biglietti c’è stata informazione, tavoli di confronto con gli enti pubblici, le associazioni di categoria e dei consumatori. Non è comunque vero che se aumentano i biglietti non aumenta la qualità, perché posso dire che la Provincia ci ha per esempio incaricati di presentare un progetto per il pullman a chiamata. Un servizio di qualità superiore». Elementi che non convincono comunque tutti sull’impegno profuso dall’assessore ai trasporti Giovanni De Nicola. Il capogruppo in Provincia di Milano per la lista un’Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, dichiara che «siamo di fronte a una resa senza condizioni: dove sono i dati che dimostrano il raggiungimento di miglioramenti di servizio? Qual è la situazione del personale tecnico, amministrativo e ispettivo della Provincia del settore trasporti? Tutti zitti, tutti allineati».
Emiliano Cuti
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