In mutande contro banche e politici

È la singolare protesta di un imprenditore di Borghetto

Cattiva politica e stretta creditizia hanno messo in mutande l’imprenditoria italiana, e così dal Lodigiano parte il grido d’allarme di Juri Ferrario, imprenditore di Borghetto che si è messo in posa, in mutande, per gli scatti di Oliviero Ferri, e attorno a quelle foto ha creato un sito e una pagina facebook che in soli due giorni ha già fatto registrare 5mila “mi piace”. «A mio avviso la cattiva politica, in particolare quella dell’ultimo anno e mezzo, e il sistema bancario italiano hanno stretto il laccio attorno alle imprese italiane - dice Juri Ferrario -. La crescita promessa non c’è stata, si sono solo aumentate le criticità e i problemi, e gli imprenditori italiani oggi sono tutti in mutande metaforicamente, e qualcuno purtroppo anche per davvero».

Juri Ferrario, 37 anni, imprenditore di Borghetto co-titolare delle aziende di famiglia (la cui più nota e importante è la Fotlito 73), pensava da settimane a un’azione di protesta, ma poi tutto è stato realizzato in soli tre giorni.

«Ancora la settimana scorsa avevo un’idea confusa del modo in cui lanciare il grido d’allarme, poi mi è arrivata l’ennesima notizia di chiusura di una cartiera, e in un attimo ho deciso - racconta Juri Ferrario -. Sabato scorso il fotografo Oliviero Ferri mi ha fotografato in mutande, e poi domenica ho creato sito Internet e pagina Facebook, con l’unico scopo di raccogliere solidarietà da parte di altri che la pensassero come me. In due giorni ho ricevuto migliaia di lettere e più di 5mila “mi piace”, tutto solo con il passaparola».

Sul sito e sulla pagina facebook (https://www.facebook.com/limprenditoreinmutande) campeggia la foto di Juri, ritratto di spalle con boxer scozzesi in un tenue bianco e nero esaltato dallo scatto di Oliviero Ferri. E quest’iniziativa di successo potrebbe allargarsi.

«Altri imprenditori si sono offerti di posare in mutande per solidarietà. Non so, non avevo pensato a cosa sarebbe stato dopo, è tutto ancora in costruzione - conclude Juri -. Di certo la classe politica ha una grande responsabilità, e ora che si avvicinano le elezioni spero che qualcuno recepisca il messaggio. Se non c’è ripresa, si ferma tutto. In questo momento gli imprenditori seri sono in grande sofferenza e sono chiamati anche a scelte dolorose. Tutti siamo toccati dalla crisi e tutti condividono le difficoltà di questo momento. Io spero che questo appello ai politici sia raccolto da chi andrà a governarci. C’è bisogno di crescita».

An. Ba.

© RIPRODUZIONE RISERVATA