Imprenditrice dona al Sacco un macchinario

Marcella Dal Miglio di Peschiera ha messo a disposizione del professor Galli uno strumento per “purificare” gli oggetti

Dalla luce un’arma potente contro il Covid, e arriva da Peschiera un prezioso alleato sul fronte del contrasto alla pandemia. L’arma in questione è un “armadio” sterilizzatore, un apparecchio che mutua la tecnologia sviluppata dall’Idrosteril di Marcella Dal Miglio e che, donato al reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, diretto dal professor Massimo Galli, rappresenta sempre più strumento prezioso per il personale impegnato nella battaglia contro il Sars Cov 2. Marcella Dal Miglio, titolare della storica azienda di sanificazione che ha sede operativa a Peschiera Borromeo, aveva assemblato, nel corso della prima ondata epidemica, un “armadio”, “UVC Ray Killer”, utilizzando il materiale che aveva a disposizione. «Il primo lock-down – spiega – ha di fatto paralizzato le attività imprenditoriali, bloccando i fornitori abituali con i quali operavo. Mi sono così ritrovata a pensare a come avrei potuto utilizzare esperienza, capacità e tempo che avevo a disposizione, e ho pensato che avrei potuto fare qualcosa di utile». E’ nato così, dalla voglia di “dare una mano” e di non arrendersi al blocco imposto dal lockdown, quello che si è rivelato strumento prezioso: donato al Sacco, senza clamori e pubblicità, l’UVC Ray Killer ha fatto registrare approvazione e apprezzamento da parte chi ha potuto utilizzarlo. E’ lo stesso Massimo Galli a spiegare che «lo strumento che ci è stato donato consente di sfruttare le proprietà per sterilizzare, in modo pratico e veloce, senza danneggiarli, gli oggetti personali dei pazienti, compresi i documenti cartacei e piccoli strumenti che non sopporterebbero un altro tipo di sterilizzazione. Un importante ausilio per il nostro lavoro e un non trascurabile contributo alla sicurezza». Un plauso cui si è aggiunto il grazie della caposala del Sacco, Elisa Carubelli, che ha rimarcato come «grazie al prototipo ideato da Dal Miglio e donatoci a marzo in piena pandemia, abbiamo potuto riutilizzare mascherine FFP2 FFP3, documentazioni cliniche cartacee, cellulari, fedi, occhiali, insomma anche oggetti di uso quotidiano che altrimenti non sarebbero stati accessibili perché infetti, consentendo anche al personale di tornare a casa tra le braccia della propria famiglia con più leggerezza e sicurezza». Risultato di tutto rispetto, che ha spinto la Idrosteri di Dal Miglio ha proseguire con la produzione – che ha permesso anche una seconda donazione al Sacco – di uno strumento capace di sterilizzare in pochi minuti senza rischi e in modo sostenibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA