Impianto gas, l’ultima paura: è giallo per la bonifica bellica

Attenzione e divieto assoluto di accesso, simboli di pericolo e teschi per la bonifica bellica sull’area dell’impianto di stoccaggio gas di Cornegliano, ma nessuna protezione né recinzione, nessuna informazione diffusa pubblicamente, nessuna precauzione per il gran traffico di passaggio sulla provinciale 235 Lodi-Casello. Ci sono dubbi e paure per l’ultima operazione in svolgimento sui campi limitrofi all’impianto di stoccaggio gas di Ital Gas Storage a Cornegliano.

Nei terreni in fregio alla provinciale 235 Lodi-Casello, da giorni è al lavoro una ruspa con trivella che effettua diversi carotaggi. Sabato pomeriggio Carlo De Sanctis, già attivista del comitato, si è fermato per capire di che cosa si trattasse. «Il campo dove avevo visto la ruspa al lavoro non dovrebbe essere compreso nelle concessioni dell’impianto, e per questo ho cercato di capirne di più – spiega De Sanctis -. A quel punto ho visto i cartelli, dai toni abbastanza allarmistici, e mi sono preoccupato. Cercano ordigni bellici e nessuno sa niente? Non c’è stata alcuna informazione pubblica al riguardo, e per giunta non ci sono protezioni di alcun tipo, e non ci sono precauzioni di sorta rispetto al traffico intenso della strada provinciale». A quel punto De Sanctis avvisa la polizia, e arriva una pattuglia sul posto. «La polizia è arrivata sul posto, ha contattato i dirigenti dell’azienda, dopodiché mi è stato detto che era solo la normale procedura e che tutto era a posto – conclude De Sanctis -. Francamente la situazione non mi ha convinto e continua a non convincermi. O c’è una situazione reale di pericolo, e allora ci vogliono adeguate segnalazioni e precauzioni, oppure non c’è niente, e allora quei cartelli servono soltanto a tenere alla larga i curiosi».

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