SPECIALE VOTO Referendum, nel Lodigiano il Sì al 73 per cento. A Lodi il 67 per cento favorevole al taglio DIRETTA

La sfida dei governatori delle Regioni finisce con un 3 a 3

(Ore 18 e 30) La percentuale in Italia del Sì viaggia sul 70 per cento, intanto i dati lombardi e lodigiani sono ormai definitivi: in Regione i favorevoli al taglio sono il 68 per cento, in Provincia di Lodi la percentuale sale al 73 per cento. Nel capoluogo i Sì si impongono con il 67 per cento.

Confermato il pareggio 3 a 3 nella sfida per le Regioni, con il centrodestra che non sfonda in Puglia e Toscana.

(Ore 17 e 30) Sembra ormai delineato il risultato del referendum in Lombardia, dove i favorevoli al taglio dei parlamentari sono arrivati al 68 per cento, mentre nel Lodigiano la percentuale si aggira intorno al 74 per cento.

Per le regionali secondo le proiezioni la sfida cruciale in Toscana e Puglia è destinata a premiare i candidati del centrosinistra Giani ed Emiliano, già deciso invece il voto in Campania, Veneto, Liguria e Marche. Il risultato finale sarà quindi un 3 a 3.

(ore 16 e 30) Referendum, nel Lodigiano ha votato il 50 per cento degli aventi diritto. Percentuale leggermente inferiore nel capoluogo, dove si è registrata una affluenza del 49,25 per cento. A livello regionale quando mancano una manciata di sezioni il dato della partecipazione si è assestato al 52 per cento.

Amministrative, a Borgo San Giovanni ha votato il 72 per cento, a Santo Stefano il 70 per cento.

(ore 15 e 10) Le tendenze disegnate con i primi exit poll: nel referendum il sì oltre il 65 per cento, per le regionali già certa la vittoria di De Luca (centrosinistra) in Campania, Toti (centrodestra) in Liguria, Acquaroli (centrodestra) nelle Marche, Zaia (centrodestra) nel Veneto. Testa a testa in Puglia, Giani leggermente in vantaggio sulla Ceccardi in Toscana.

(ore 15) Chiuse le urne in tutta Italia, inizia lo spoglio delle schede per il referendum.

(Ore 9) I dati aggiornati alle 23 di domenica sera confermano la tendenza, con la percentuale dei votanti ferma al 38,72% nel Lodigiano. Decisamente più alta invece l’affluenza alle comunali, con Borgo San Giovanni al 59.03 per cento. Santo Stefano al 57.10 e Miradolo oltre il 58.

(Ore 7) Il voto per le amministrative attira molto più di quello del referendum. Ieri alle 19 era attorno al 50 per cento l’affluenza per la scelta del candidato sindaco di Borgo San Giovanni e di Santo Stefano, un po’ più contenuta a Miradolo.

Poco oltre il 30 per cento, invece, l’affluenza media registrata nella provincia di Lodi per il referendum. Nessun problema particolare ai seggi, le operazioni di voto si sono svolte in piena sicurezza e in tranquillità, almeno fino all’ora di cena. Disagi a Guardamiglio per accedere all’ufficio elettorale comunale.

Alle 12 in provincia di Lodi la media dell’affluenza era del 13,17 per cento, ma nei comuni dove si vota anche per le amministrative erano già andati rispettivamente il 22,80 per cento degli elettori a Borgo San Giovanni e il 20,69 per cento a Santo Stefano. Alla rilevazione delle 19, avevano votato in provincia per il referendum il 31,25 per cento degli aventi diritto (poco sopra la media nazionale, 29,72 per cento), mentre i due comuni erano già attorno al 50 per cento: soglia superata a Borgo San Giovanni con il 54,96 per cento, sfiorata a Santo Stefano con il 47 per cento. Dati più bassi nel vicino comune pavese di Miradolo Terme: in collina aveva votato il 15,18 per cento alle 12, il 42,50 per cento alle 19.

Nessun problema rilevato dalla Prefettura di Lodi sulle operazioni di voto. Il timore di assembramenti, complice la bassa affluenza e il periodo di voto più lungo (si prosegue fino a oggi alle 15), si è rivelato inesistente. Da nessun seggio sono arrivate segnalazioni di criticità, anche se le forse dell’ordine hanno vigilato con discrezione anche e soprattutto sul rispetto delle norme anti-covid. Scongiurata già alla vigilia la paura di defezioni massicce tra gli scrutatori e i presidenti di seggio, problema verificatosi in altre città e in altri territori. Nell’intera provincia di Lodi c’è stata solo una rinuncia (per motivi personali), prontamente avvicendata con il sostituto. L’ufficio elettorale della Prefettura è attivo e al lavoro fino al termine della consultazione.

Gli unici problemi evidenziati, alla fine, riguardano le necessità burocratiche legate al rinnovo della tessera elettorale, nei singoli uffici dei municipi. Quasi tutti i Comuni hanno scelto di tenere gli uffici aperti e accessibili al pubblico durante il periodo di voto, ma alcuni municipi hanno mantenuto le ristrettezze decise per il coronavirus, con le porte sbarrate.

È il caso di Guardamiglio, da dove sono arrivate alcune lamentele perché l’ufficio elettorale fornisce assistenza (compreso eventuale scambio di documenti) tramite una finestra aperta, per giunta a un’altezza ragguardevole, circa due metri, con qualche evidente disagio per i cittadini, soprattutto i più anziani..

© RIPRODUZIONE RISERVATA