Il sindaco: «Non ci risulta un’inchiesta sull’autovelox»

«Il Comune di Ospedaletto Lodigiano non risulta sotto indagine e non abbiamo notizia di funzionari o amministratori coinvolti nello scandalo». Il sindaco di Ospedaletto Eugenio Ferioli respinge le accuse di un possibile coinvolgimento nelle indagini legate agli autovelox truccati: «Ospedaletto è innocente». «Innanzitutto l’impianto sulla strada statale 234 a Ospedaletto non è un autovelox ma un “apparecchio fotografico per la rilevazione del passaggio con semaforo rosso e misuratore di velocità” omologato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con approvazione del 24 dicembre 2004, - ha precisato Ferioli - e si tratta di un’apparecchiatura la cui taratura veniva certificata annualmente: l’ultima era stata effettuata il 19 novembre 2009 dalla ditta Tesi Srl di Subbiano (Ar) per il tramite della sede di Brugherio (Mi) e il giudice di pace di Codogno e il prefetto di Lodi hanno respinto la quasi totalità dei ricorsi».

Secondo Ferioli le recenti notizie per cui le indagini avviate alcuni anni fa dalla guardia di finanza di Brescia avrebbero visto tra i comuni coinvolti nello scandalo dei semafori anche Ospedaletto, sarebbero «fuorvianti e prive di fondamento». Dal 2007 il dispositivo rilevava solo il passaggio con il rosso e non più la velocità. Ora non è più funzionate e l’ultimo verbale risale al 5 settembre 2009. «L’accordo con l’azienda bresciana per il posizionamento è stato siglato dalla precedente amministrazione con un contratto con scadenza nel 2012, - ha spiegato Ferioli - e appena eletta, nel 2004, la mia amministrazione ha tentato di sciogliere la convenzione ma purtroppo l’impegno era oneroso. L’incrocio in questione resta comunque un nodo stradale pericoloso. «Si spera quindi che la Provincia di Lodi mantenga gli impegni presi».

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