I saldi riempiono il centro di Lodi

Sempre più consumatori attendono gli sconti

La crisi morde e i saldi sono un’opportunità. In molti nei primi due giorni hanno dato l’assalto agli sconti, nei negozi della città. Alle 14 di ieri pomeriggio la gente era già in attesa che si alzassero le serrande per lo shopping.

Tra i commercianti c’è chi fin da ora propone il 50 per cento di taglio dei prezzi, la maggioranza dei negozianti però parte dal 20 e dal 30. Tenendosi per fine promozione gli sconti più consistenti.

«Proponendo i saldi nel momento giusto - commenta dal negozio Liking di corsa Roma il titolare Teresio Maiocchi - la gente ci sta ripagando. Stiamo lavorando bene». Un cappottino di Guess che costava 269 euro è stato ribassato a 188 e un maglione della stessa marca da 122 a 90.

Da Tezenis è un via vai continuo. «Le vendite per ora vanno bene - commenta la responsabile -. Rispetto allo scorso anno il calo è stato quasi impercettibile». Alla Geox i saldi stanno andando meglio che lo scorso anno. «Questa volta - spiega Silvana Lupo - sono caduti di sabato e hanno coinciso con un giorno di festa. Molto meglio. I nostri sconti sono già tra il 20 e il 40 per cento. La crisi si sente nella nuova collezione, in periodo di saldi, invece, si lavora sempre». La commessa dell’Ovs che propone abbigliamento per bambini, invece, spera nei prossimi giorni: «Abbiamo dei super sconti - spiega -, alcuni capi a 2 euro, altri a 5, 7 e 10. Tutta la merce è a metà prezzo fino ad esaurimento dei prodotti, ma potrebbe andare meglio».

La gente guarda, confronta e poi acquista. Qualcuno aspetta apposta i saldi per il maglione che aveva adocchiato da tempo, ma non si poteva permettere. «Siamo venuti da Caravaggio apposta - racconta una donna con il marito -. Ci piace venire a comprare a Lodi». Le esigenze dei figli stanno sempre al primo posto, si sa. Nadia Rossetti, infatti, stringe un sacchetto con un giubbotto invernale. «È per il ragazzo - dice -. Ho risparmiato 50 euro. Ieri sono stata anche a Crema per i saldi, lì i prezzi sono già dimezzati, ma oggi non mi lamento». Liliana Rossetti di Ossago è da stamattina che gira la città a caccia di sconti. Anche lei privilegia gli acquisti per i figli. «Ieri sono stata a Milano - ammette -. C’era ancora più gente che a Lodi, code dappertutto. Non so davvero dove sia la crisi». Ilaria Perduca è contenta: «Anche io sono stata a Milano ieri - dice -;lì gli sconti partono subito dal 50 per cento e c’è anche più scelta. È bello però vedere Lodi così piena di gente ogni tanto».

Arnaldo De Franceschi, presidente del comitato cittadino di Asvicom e titolare dell’omonima boutique in piazza Vittoria è soddisfatto. «Per chi ha tenuto chiuso fino al 4 e ha riaperto per i saldi - commenta - sta andando bene, anche se i saldi, secondo me, si dovrebbero fare a fine febbraio. Anche a Natale è andata meglio dell’anno scorso. Il totale dell’anno, invece, è sotto del 10, 20 per cento. Il numero degli scontrini è rimasto uguale, a calare sono stati gli incassi. La gente sceglie i capi che costano meno. Lo sconto minimo da noi è del 20 per cento. Chi parte già con il 50 adesso, a fine saldo non so cosa si inventerà. Mettere il 70 per cento di sconto è improponibile, vuol dire che tu prima caricavi la merce di 4 volte il prezzo di costo».

L’Asvicom sta stendendo una lista di desiderata da presentare ai candidati sindaci della città. «Lodi - commenta De Franceschi - è una città che dal punto di vista dell’attrazione turistica potrebbe fare molto di più. Abbiamo la Lodi sotterranea, il museo Paolo Gorini, una bella piazza e i prodotti tipici. Anche il turismo mordi e fuggi potrebbe fare tanto. Sarebbe vantaggioso per tutti». Anche per i negozianti della città.

Cristina Vercellone

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