I cimiteri di Lodi sono “sotto assedio”

Colpo anche a Riolo, spariti metri di rame e apparecchiature

Cimiteri di Lodi sotto assedio. Dopo i ripetuti assalti al Maggiore, martedì notte è stata la volta di Riolo. Sono stati portati via circa 50 metri di rame, danneggiate alcune cappelle private e razziato il materiale contenuto in un magazzino. É la seconda volta che viene colpito il camposanto della frazione, mentre il cimitero di viale Milano è stato sottoposto alla furia sacrilega dei ladri per ben quattro volte. É allarme per la città di Lodi, dove l’escalation dei furti dell’oro rosso sta diventando davvero impressionante, visto che l’altrra sera è stato anche tentato un furto di rame alla sottostazione elettrica di via San Colombano. Ad evitare il peggio è stato l’allarme, che è scattato mettendo in fuga i malviventi.

Al cimitero di Riolo invece la banda ha colpito nel segno e si è concentrata sulla parte nuova della struttura, dove sono collocati centinaia di loculi. Sono scomparse lunghe file di scossaline in rame, ovvero delle lastre che sporgono dalle pareti per impedire le infiltrazioni di acqua piovana. In questo caso si trovavano a margine delle coperture e sono state per buona parte asportate. Ad accorgersi del saccheggio, sono stati i custodi che hanno aperto i cancelli ieri mattina. Dopo un primo controllo, si sono subito accorti che mancavano dei pezzi. Anzitutto hanno trovato un magazzino degli attrezzi che era stato forzato. Era stato tagliato il lucchetto e all’interno erano sparite alcune apparecchiature (un tagliaerba, un soffiatore, dei guanti, una tenaglia). Per svolgere la loro operazione, gli autori del colpo hanno anche utilizzato una scala, a servizio del cimitero, che hanno lasciato proprio nel punto dove sono state rimosse le coperture in rame. Per mettere a segno l’incursione non hanno poi forzato i tre cancelli d’ingresso, visto che non sono stati rinvenuti segni di scasso. Devono quindi aver scavalcato, forse da una delle recinzioni posteriori. E da lì hanno agito indisturbati. Hanno anche provocato dei danni a tre cappelle private: monumenti funebri che si trovano nel cortile principale (in fondo sulla sinistra, dando le spalle al cancello principale). In due casi sono state depredate delle coperture, mentre per una tomba hanno persino rotto un vetro e i cocci sono finiti dappertutto. Una volta che i custodi si sono accorti del grave danno subito, hanno immediatamente avvertito la Polizia e sono stati anche compiuti dei rilievi della Scientifica per individuare eventuali tracce lasciate. Intanto sono in corso accertamenti più approfonditi, anche con l’ausilio di un tecnico, per fare una stima esatta del materiale trafugato, che è già stato indirizzato al mercato nero. Quello a Riolo è l’ennesimo furto che riguarda i cimiteri del capoluogo: il Maggiore è stato messo nel mirino nella notte tra lunedì e martedì, poi venerdì della settimana scorsa, la prima settimana di luglio e a maggio; ad aprile era stata la volta invece di Riolo e San Bernardo. Complessivamente il bottino di tutti questi assalti è stato davvero ingente.

Matteo Brunello

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