I carabinieri portano un sorriso ai piccoli in ospedale

Lodi, la tradizionale consegna dei doni di Natale non si ferma di fronte al Covid

In una forma diversa rispetto al solito, rispettando scrupolosamente le normative, non è mancata anche in questo Natale 2020 la consegna dei regali nel reparto di pediatria dell’ospedale Maggiore grazie all’impegno dei carabinieri e della sua associazione nazionale. Questa mattina Babbo Natale si è presentato nei corridoi bussando ad ogni camera per consegnare un piccolo dono, mentre altri verranno consegnati in seguito, ai piccoli pazienti, da neonati a giovani già entrati nell’adolescenza, una decina in tutto, alleviando così le difficoltà e la tristezza di un Natale passato in ospedale. A ricevere il comandante della Compagnia di Lodi, il maggiore Domenico Sacchetti, i carabinieri di Lodi, il presidente della sezione locale dell’associazione carabinieri, Enrico Rossetti accompagnato da due benemerite, e Paolo Pedrazzini, presidente Unicef Lodi e vicepresidente regionale, la primaria del reparto di Pediatria, e i suoi infermieri e medici, Roberta Giacchero (non è mancato poi un saluto dei rappresentanti dei vertici di Asst). «Siamo tutti vicini a chi è in difficoltà. E chi può esserlo più di un bambino in ospedale alla vigilia di Natale?» le parole del maggiore Sacchetti che ha poi voluto ringraziare l’ANC per la grande disponibilità sempre dimostrata e l’organizzazione, oltre che lasciare un dono anche al personale ospedaliero. «Per me e per Unicef è un onore essere presenti, sono grato ai carabinieri e all’associazione nazionale per questa iniziativa» ha aggiunto Pedrazzini. «Purtroppo quest’anno non abbiamo potuto fare molto per ovvi motivi – ha concluso Giacchero -. Con tutte le attenzioni possibili, è stato comunque permesso all’Arma di salutare i bambini e lasciare loro un dono, oltre che un sorriso».

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