Ha reso invalido per sempre un collega prendendolo a sprangate: camionista condannato a dieci anni

La brutale aggressione alla vigilia dell’Epifania in una stazione di servizio sulla via Emilia a Sordio

È stato condannato per rito abbreviato a dieci anni di carcere il camionista bielorusso di 59 anni che nel pomeriggio di domenica 5 gennaio aveva colpito ripetutamente con sprangate alla testa un collega di 47 anni, di nazionalità ucraina, fratturandogli il cranio e mandandolo in coma. La vittima è uscita dall’ospedale San Carlo di Milano solo dopo diversi mesi e ha riportato invalidità permanenti. Entrambi alla guida di autoarticolati della società lituana Girteka stavano passando il ponte dell’Epifania fermi nel parcheggio in attesa della scadenza del blocco festivo del traffico pesante, per poter andare a effettuare operazioni di carico e scarico nel polo logistico di Tavazzano. Secondo altri camionisti in sosta, i due si erano messi a discutere della politica della loro comune terra di origine, l’Ucraina, e l’aggressore, ubriaco con un tasso di oltre 2 grammi di alcol per litro di sangue, mentre brandiva la spranga lunga mezzo metro era stato sentito inneggiare a Stalin. La Procura per questo aveva contestato anche l’aggravante dei futili motivi, chiedendo una condanna di tre anni più elevata. Secondo la difesa invece la vittima avrebbe provocato il bielorusso con insulti a sfondo etnico.

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