GUERRA IN UCRAINA Dall’ospedale di Lodi già due donazioni di medicinali

L’Asst di Lodi ogni giorno comunica i posti letto disponibili per i profughi

Donazioni di farmaci, in Ucraina e in Polonia, da parte dell’ospedale Maggiore di Lodi. L’iniziativa, che ha previsto l’invio di medicinali alle popolazioni travolte dalla guerra a Kiev e ai profughi in fuga dalle bombe che continuano a cadere da una settimana, è avvenuta in due volte. Intanto l’Asst ha il compito di comunicare giornalmente il numero dei posti letto disponibili in pediatria, oncologia, medicina e terapia intensiva. «Noi siamo pronti - ha fatto sapere il direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia, nei giorni scorsi - ad assistere eventuali persone in emergenza». In questi giorni sono numerose, infatti, le iniziative di solidarietà per accogliere donne e bambini in fuga dai paesi coinvolti dal conflitto. «La Protezione civile è in campo - ha fatto sapere Regione Lombardia in una nota - per aiutare concretamente il popolo ucraino. L’Unione europea ha attivato il meccanismo unionale di Protezione civile. L’Ucraina ha fatto richiesta per farmaci e materiali sanitari e l’Unione europea ha effettuato una ricognizione tra tutti i paesi aderenti al meccanismo».

«Regione - ha detto l’assessore regionale Pietro Foroni - si è immediatamente attivata con le direzioni generali welfare e territorio e protezione civile, insieme ad Areu, per l’invio di farmaci e materiali sanitari. È stata inviata la richiesta al sistema delle Ats e Asst, che hanno risposto tempestivamente. Un’operazione di grande rilevanza per fornire supporto concreto alla popolazione ucraina in questo tragico periodo storico e questo anche grazie al nostro eccellente sistema di Protezione civile. Ringrazio tutti i volontari sempre in prima linea».

Venerdì i materiali sono stati raccolti presso il magazzino di Settala, gestito da Areu. In serata sono iniziate le operazioni di carico sui mezzi della colonna mobile regionale di Protezione civile, che partiranno oggi per consegnare i farmaci e i materiali della Lombardia all’hub logistico di Palmanova, costituito da Protezione civile nazionale insieme a Regione Friuli Venezia Giulia, che si occuperà del trasporto a destinazione.

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