Gli anziani abbracceranno i loro parenti: una”casa” speciale nella Rsa di Codogno

In vista del Natale le case di riposo si attrezzano per consentire saluti e auguri in tutta sicurezza

Gli anziani, a Natale, torneranno ad abbracciare i loro parenti, e lo faranno in sicurezza. A partire dalla casa di riposo fondazione Opere Pie riunite di Codogno. Se non è proprio una certezza, la tempistica è almeno un auspicio. A spiegare il progetto, denominato proprio “La casa degli abbracci”, è la presidente Vanna Cavalleri. «Le direzioni generale e sanitarie - spiega - hanno predisposto un piano per assicurare la possibilità di visite in presenza e contatti a distanza in favore degli ospiti della fondazione (a dicembre saranno garantite 297 visite per circa 110 ospiti), attraverso la vetrata. Verranno attivate ulteriori iniziative speciali grazie ai finanziamenti della Fondazione Comunitaria e a fondi che auspichiamo di ricevere da privati cittadini e aziende locali». Tra questi, proprio la “Stanza degli abbracci”. Si tratta di una stanza gonfiabile, adiacente all’ascensore e riscaldata, tale da consentire l’accesso diretto degli ospiti. Con i pannelli trasparenti che aderiscono al corpo, le persone si potranno fisicamente abbracciare. «L’abbraccio è determinante - dice Cavalleri -, adesso facciamo incontrare i parenti, ma sempre con il plexiglass di mezzo. Passati i momenti di covid intensi, bisogna pensare a questi aspetti. L’isolamento è devastante, non solo per gli anziani, ma anche per i loro figli che ci chiamano disperati. Il progetto è stato presentato a Gas Sales energia di Codogno. Il costo è di 4mila 500 euro, credo che per Natale ce la faremo». In questi giorni, la comunità Sant’Egidio, da sempre attenta all’aspetto della relazione tra ospiti e parenti, è tornata a invocare un cambio di passo, sia in ospedale che nelle Rsa. L’appiglio è una circolare del ministero della salute del 30 novembre che «invita le Rsa» a favorire gli incontri. «Non c’è una circolare - commenta Eugenio Aimi, presidente della casa di riposo Monsignor Trabattoni di Maleo - ma l’indicazione di una commissione consultiva. Noi, dalla ripresa della seconda ondata, avevamo le videochiamate, da giovedì, in vista del Natale, riprendiamo gli incontri in una sala interna, con il plexiglass a proteggere da eventuali contagi. Al momento non abbiamo neanche un caso. Vorremmo mantenerci puliti. Senza il plexiglass, la tentazione di toccarsi e abbracciarsi c’è. Non è il caso, poi ripartono i contagi, come è già successo a Somaglia e Santa Chiara».

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