Gli agricoltori in rivolta

«Mi hanno tolto la voglia di lavorare. L’anno prossimo dove posso metterò la soia, con il riso non c’è più niente da fare». È la testimonianza di Antonio Cogna, 74 anni, di Senna Lodigiana che questa mattina ha partecipato alla manifestazione milanese di Coldiretti. Dalle 9 di questa mattina i risicoltori provenienti da tutta la Lombardia stanno infatti manifestando a Milano sotto la nuova sede della Regione, per salvare il vero riso made in Italy messo a rischio dalle speculazioni sull’import a basso costo dai Paesi asiatici e in particolar modo dal prodotto a dazio zero proveniente dalla Cambogia. Agricoltore storico, il lodigiano Cogna coltiva riso da trent’anni e oggi è affiancato dal figlio in azienda: «Il diserbo - continua con voce piena di rabbia - mi costa più di quanto poi riesco ad incassare dalla vendita del riso. È impossibile stare in piedi così. E le banche non ci aiutano. Si spera sempre che la situazione possa raddrizzarsi, ma è dura: nei magazzini ho il riso già venduto, ma non passano a ritirarlo e non mi pagano. Mi sento come un condannato al patibolo».

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