Gibelli difende la vocazionetradizionale dell’agricoltura

Il vicepresidente della regione Lombardia Andrea Gibelli a Lodi per la presentazione del Distretto agroenergetico difende la vocazione tradizionale dell’agricoltura, messa a rischio dal diffondersi della produzione di energie rinnovabili. Secondo il politico lodigiano occorre innanzitutto «che il binomio assolutamente necessario tra zootecnia e complementarietà, con attività che riguardano la produzione di energie da fonti rinnovabili, non faccia mai venir meno la vocazione produttiva di carattere tradizionale. Per noi infatti l’agricoltore e l’allevatore non sono coloro che cambiano attività, non diventano produttori di energia elettrica, ma rimangono persone che hanno nella loro vocazione produttiva tradizionale l’agricoltura e la zootecnia. Il secondo elemento è quello che riguarda la possibilità di far diventare i problemi di smaltimento elementi di vantaggio economico: questa è una realtà che ho riscontrato anche nella mia ultima visita istituzionale in Brasile, dove ho registrato forte interesse a costruire partnership proprio nel settore dello sviluppo sostenibile».

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