Genia di nuovo nella bufera

L’organo di controllo ha messo nero su bianco in un documento di 40 pagine, trasmesso a due procure, le irregolarità rilevate nel rendiconto 2011 del Comune

Genia era un gigante che camminava da solo. Costituiva autonomamente consociate, come Genia Ambiente, il cui potere era totalmente concentrato sul consiglio di amministrazione, che poteva vendere e acquistare immobili, rinunciare a ipoteche e privilegi, rilasciare fideiussioni. Aspetti che la sezione “Controllo” della Corte dei conti ha messo in luce in un complesso parere di circa 40 pagine tirando le fila di un lavoro in cui è stato passato al setaccio il rendiconto 2011 del Comune di San Giuliano. Tutto è partito da un’analisi condotta sul questionario trasmesso dall’organo di revisione dell’ente locale, da cui sono emerse una serie di criticità. Tra le cause principali dei dissesti da sanare un ruolo decisivo viene attribuito al fardello debitorio caricato sulle consociate della multiservizi di via della Pace, alcune delle quali, in base a quanto è emerso, hanno debiti anche nei confronti della stessa multiservizi. Una situazione che ha avuto ripercussioni sui conti del Comune di San Giuliano. Dall’attività istruttoria riguardante il rendiconto dell’ente sono stati accertati nove punti che riguardano rispettivamente: il costante squilibrio di parte corrente registrato nell’ultimo triennio, con ricorso all’avanzo di amministrazione cumulato in anni pregressi; il mancato conseguimento di riduzione delle spese come richiesto dalla legge; la presenza di «una sensibile mole» di residui attivi, ovvero di soldi ancora da riscuotere, derivante in particolare da entrare tributarie ed extratributarie; le perdite d’esercizio e la sensibile riduzione del patrimonio netto di Genia, in liquidazione, con conseguente incidenza sul valore di conferimenti operati da parte del Comune. A seguire viene messa in risalto la «costituzione, ad opera della società Genia Spa, di una serie di società partecipate, in assenza di autorizzazione da parte del Comune socio, con conseguenti danni al patrimonio sociale e a quello del Comune. Altro aspetto riguarda la nomina ai vertici delle consociate di persone che erano già componenti del Consiglio di amministrazione di Genia. È stata accertata inoltre la perdita d’esercizio e la sensibile riduzione del patrimonio netto della società Genia Ambiente Srl e Genia Progetti e Lavori Srl, indirettamente partecipate dal Comune. Infine sono citati i compensi percepiti dal presidente di Genia, non aderenti a quanto previsto dalla legge. La Corte dei Conti invita dunque l’esecutivo di centrosinistra ad una serie di azioni per sanare gli “scivoloni” e gli squilibri nei conti elencati nel dettaglio. Il documento verrà trasmesso alla procura della Repubblica e alla procura della Corte dei Conti. Inoltre, sarà anche a disposizione dei cittadini di San Giuliano, in quanto è stata disposta la pubblicazione sul sito Internet dell’ente.

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