Gas e petrolio, sindaci prudenti

In attesa degli sviluppi, massima attenzione per ambiente e sicurezza: il giudizio dei sindaci del Lodigiano è sospeso per il momento sul progetto di ricerca Belgioioso che si prefigge di individuare giacimenti di petrolio e soprattutto gas naturale in 322 chilometri quadrati tra le province di Pavia e Lodi. Titolare del permesso è la società texana AleAnna Resources LLC, che conta di ottenere le relative autorizzazioni e di procedere con i rilievi preliminari per l’autunno: un camion setaccerà il territorio del Centro e del Basso Lodigiano con un sistema di vibrazioni che farà una fotografia del sottosuolo. I comuni coinvolti sono 17: Borghetto, Borgo, Brembio, Casalpusterlengo, Caselle Lurani, Castiraga Vidardo, Graffignana, Livraga, Marudo, Orio Litta, Ospedaletto, Pieve Fissiraga, Sant’Angelo, Senna, Valera Fratta e Villanova del Sillaro, oltre a San Colombano.

La zona interessata

Ai proprietari dei terreni interessati dai rilievi sarà garantito un indennizzo economico dovuto per legge il cui importo sarà concordato con le associazioni degli agricoltori. Solo dopo i rilievi, si procederà con eventuali carotaggi.

«Ci sono state riunioni preliminari, siamo solo all’inizio - dice il sindaco di Sant’Angelo Domenico Crespi -. Avremmo preferito ricerche su energie rinnovabili, ma non siamo contrari allo sviluppo. Certo questo deve avvenire con attenzione per l’ambiente e per la sicurezza, e la nostra giunta si è già espressa in questo senso con una delibera formale».

Per il momento le rassicurazioni per ambiente e sicurezza ci sono state, almeno per i rilievi preliminari. «Ci è stato spiegato che le vibrazioni utilizzate per la fotografia del sottosuolo non avranno alcuna conseguenza né per uomini né per animali né sulle cose - afferma il sindaco di Senna Francesco Premoli -. Abbiamo comunque chiesto di restare a oltre 200 metri dalle abitazioni».

I rilievi comunque saranno poi comunicati di volta in volta ai Comuni. «Fino a oggi le comunicazioni, soprattutto agli agricoltori, sono state molto scarse - spiega Paola Rusconi, sindaco di Pieve Fissiraga -. All’inizio la ricerca non dovrebbe avere grossi impatti, ma se si arriverà alle trivellazioni bisognerà assumere una posizione, meglio se territoriale».

Per il momento, le amministrazioni sono anch’esse piuttosto defilate. «L’iniziativa è nelle mani della società texana e della Regione, i Comuni per ora hanno ricevuto solo un’informativa generica - prosegue Ettore Grecchi, sindaco di Livraga -. Non c’è nessuno che vuole speculare sul territorio né si può fare, dal momento che tutto è regolato per legge».

In definitiva, il giudizio è sospeso. «Abbiamo troppo poche informazioni per trarre qualche conclusione - dice l’assessore Giuseppe Agello di Casale -. Prima di arrivare ai rilievi, entreranno in contatto con le singole amministrazioni, e allora capiremo qualcosa di più».

Andrea Bagatta

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