Furti in casa, presa la banda della Bmw

Un albanese in manette, ora è caccia agli altri complici

Intercettata in Brianza la banda che nell’ultimo mese ha messo a segno furti e rapine in casa in tutto il Lodigiano e nel Sudmilano. La polizia stradale ha notato Bmw X1 nera sulla tangenziale est di Milano e gli ha imposto l’alt, ma i malviventi a bordo hanno accelerato bruscamente per dileguarsi nel traffico. A quel punto è scattato l’inseguimento: i fuggitivi hanno attraversato la barriera di Carugate e hanno imboccato l’A4, ma senza riuscire a “staccare” la polizia. Alla fine, dopo circa 10-12 chilometri e una serie infinita di sorpassi, si sono schiantati contro il guard-rail all’uscita Burago Molgora. In tre sono riusciti a fuggire a piedi e a farla franca nei campi; uno solo invece, di nazionalità albanese, è stato raggiunto e bloccato: lui ha cercato di difendersi e ha aggredito gli agenti, ma poi è stato arrestato.

Inizialmente, da un controllo sui documenti, l’uomo sembrava “pulito”, cioè senza precedenti. Ma poi, grazie al rilievo delle impronte digitali, si è scoperto che quei documenti erano falsi e che in passato aveva fornito generalità sempre diverse. In realtà a suo carico risultavano diversi precedenti per furti e reati contro il patrimonio. La targa dell’auto ha fornito nuovi dettagli sui fuggitivi: rubata a Fiorenzuola, era stata segnalata decine di volte (a partire dal 26 ottobre scorso) in occasione di furti e rapine nelle case di mezza Lombardia, in particolare nelle province di Lodi, Milano (compresi i comuni del Sudmilano), Brescia e Bergamo, oltre a Piacenza in Emilia. Nel Lodigiano, in particolare, risultano almeno 5-6 episodi in cui la targa dell’auto dei ladri vista dalle vittime e riferita alle forze dell’ordine corrisponde a quella della X1.

Senza contare che sull’auto i poliziotti hanno trovato parecchia refurtiva. C’erano tre computer, di cui uno rubato proprio a Lodi città, un bracciale in oro, cellulari di ogni tipo, capi di abbigliamento delle migliori marche, una fotocamera professionale e circa 1900 euro in contanti. Per mettere a segno i furti, inoltre, i ladri potevano contare su torce, guanti, ricetrasmittenti, punteruoli per bucare porte e finestre, cacciaviti, un piede di porco di un metro circa, una mazza da quattro chili. Tutto era nascosto nel bagagliaio ed è stato posto sotto sequestro.

Ora sono in corso le indagini per individuare anche gli altri componenti della banda che sono riusciti a fuggire. L’arrestato, di cui al momento non sono state rese note le generalità, è risultato un clandestino senza fissa dimora in Italia. Per il momento si è chiuso nel silenzio e non ha fornito nessun elemento per aiutare gli agenti a rintracciare i suoi complici

D. C.

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