È uscita dall’ospedale di nascosto e per diverse ore ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Attimi di paura ieri mattina in città bassa per una donna di 33 anni, italiana, che da alcune settimane aveva partorito presso l’ospedale Maggiore di Lodi e che ora pare stesse attraversando una fase di crisi “post partum”.
I medici del reparto, quando si sono accorti della sua assenza, hanno avvertito il marito, che a sua volta si è rivolto ai carabinieri di via San Giacomo per fare denuncia di scomparsa: a loro ha raccontato quello che era accaduto e le sue preoccupazioni per le condizioni di salute della donna e per le sue possibili intenzioni. Subito sono scattate le ricerche, a cui hanno preso parte, oltre ai carabinieri di Lodi, anche le pattuglie della questura e della polizia locale. Alla fine, poco prima di mezzogiorno, la donna è stata avvistata sulla riva dell’Adda, in via Nazario Sauro poco distante dalla Canottieri. Così è stata raggiunta e portata “in salvo”.
Aveva indosso soltanto la camicia da notte dell’ospedale. E forse proprio questo suo abbigliamento “inusuale” ha attirato l’attenzione di chi l’ha incrociata in città bassa, così qualcuno ha segnalato la sua presenza alle forze dell’ordine temendo che avesse bisogno di aiuto. Così le pattuglie sono intervenute nella zona indicata e l’hanno fermata.
Ora spetterà ai carabinieri, che si stanno occupando della vicenda, chiarire i dettagli di quanto accaduto.
Il timore era che la donna potesse compiere un gesto disperato. Per questo erano stati messi in allarme anche i vigili del fuoco del comando cittadino, per un ipotetico salvataggio nelle acque del fiume Adda. Ma poi, fortunatamente, il loro intervento non è stato necessario.
La donna, una volta rintracciata, è stata quindi medicata dai sanitari della Croce rossa di Lodi, inviati dalla centrale operativa del “118”, e portata al pronto soccorso per altri accertamenti sulle sue condizioni. Pare fosse in stato confusionale. Nel giro di poche ore in ogni caso la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi.
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