Frigorifero da “horror” nel negozio etnico, a San Giuliano scatta la maxi multa

Sanzione di 8mila euro per un punto vendita che aveva merce scaduta e maleodorante e che adesso rischia anche la chiusura

Pesce congelato di provenienza sconosciuta, che emanava un cattivo odore anche nel ghiaccio, oltre a merce scaduta e a prodotti in scatola con ingredienti scritti in lingua straniera: la polizia locale ha elevato una multa di 8 mila euro al titolare di un negozio etnico della città. Il blitz è scattato nel tardo pomeriggio di lunedì in cui erano in corso una serie di controlli per verificare il rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche in bottiglia in vigore sul territorio. Ma una volta entrati nel locale, a richiamare l’attenzione degli agenti sono state soprattutto le condizioni di scarsa igiene e la presenza di derrate che non rispettavano i requisiti riguardanti la loro conservazione e l’indicazione della filiera che è prevista dalla normativa in vigore. A quel punto, a tutela innanzitutto dei consumatori, sono state effettuate delle approfondite verifiche all’interno dell’attività commerciale riguardo gli alimenti posti negli scaffali e nel freezer. In particolare dal comando di via Giolitti viene fatto notare che la mancata indicazione degli ingredienti nella lingua del Paese in cui i prodotti vengono messi in vendita, può creare gravi danni a soggetti allergici i quali, nel caso avessero delle reazioni avverse, non sarebbero in grado di comunicare ai sanitari le componenti dei cibi che hanno consumato.

Pertanto è partita anche un’informativa all’Autorità giudiziaria e, una volta che Ats invierà la relazione in Comune, potrebbe essere definita la sospensione temporanea dell’attività come a San Giuliano è già avvenuto in altri casi. Peraltro nelle ore precedenti gli agenti avevano già comminato una sanzione di qualche migliaio di euro nei confronti di un bar che aveva anch’esso in esposizione dei prodotti scaduti. Numerosi gli interventi effettuati dalla polizia locale negli ultimi anni per la tutela della salute pubblica e per assicurare il rispetto delle regole a vantaggio anche della libera concorrenza.

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