Frigoli morto per una caduta accidentale

Nuove polemiche sulle ricerche del settantenne

È caduto nel fosso ed è morto: la perizia sulla salma di Luciano Frigoli svoltasi ieri pomeriggio a Codogno non lascia dubbi, a provocare la morte del 70enne di Casalpusterlengo è stata una caduta accidentale.

Lo provano i segni sulle ginocchia e l’ematoma alla fronte. Lunedì 2 dicembre Frigoli se ne era andato da casa, doveva essere già tardi ed ha vagato con la sua bicicletta per Casalpusterlengo: sotto la pioggia, al riparo di un ombrello, l’anziano è arrivato in via Albaron dove Giuliano Bresciani, un volontario della Croce Casalese, è stato l’ultimo a parlargli. Frigoli cercava l’ospedale e Bresciani lo aveva invitato a seguire la sua ambulanza. Ma il 70enne era rimasto fermo là, probabilmente già semicosciente; quindi di lui si era persa ogni traccia. Fino al sabato, il 7 gennaio, quando proprio Bresciani ha rinvenuto il cadavere del 70enne nel fosso a fianco della casa di riposo, a trecento metri da dove si erano lasciati cinque giorni prima. In quel lasso di tempo le ricerche in città e nel circondario hanno visti impegnati i carabinieri e la polizia locale, i gruppi di protezione civile dell’intera Bassa. Eppure a ritrovare il cadavere è stato un normale cittadino, particolare che ha sollevato molti dubbi sulla preparazione dei volontari e sul quale appunta una riflessione Massimo Ferrari, vigile del fuoco del comando di Lodi: «Volevo ricordare che nel nostro territorio esiste un protocollo fra Prefettura, Provincia, Comando Provinciale VVF e tutti gli enti che concorrono alla protezione e alla sicurezza dei cittadini, dove esistono delle linee guida specifiche da attivare in caso di ricerca di persone scomparse». Ferrari si riallaccia all’intervento del sindaco Flavio Parmesani e prosegue: «D’accordo quando ringrazia per la disponibilità dei volontari, però in questo caso specifico occorrerebbe anche seguire delle procedure per la ricerca delle persone e di conseguenza avere una minima preparazione in merito. Questo per evitare quanto accaduto anche di recente a Tribiano, dove a distanza di mesi è stata ritrovata, nella propria abituale abitazione, la salma di una persona scomparsa da diversi mesi». Quindi conclude: «Sottolineo nella propria abitazione, il primo posto dove si dovrebbe cercare una persona scomparsa». Oggi la salma di Frigoli farà ritorno a casa al civico 18 di via Trieste a Casale, domani alle 14.30 si terranno i funerali presso la chiesa di San Bartolomeo e Martino.

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