Focolaio a Codogno, i casi saliti a 36

Appello dell’Ats per i tamponi, intanto anche il sindaco di Massalengo, dopo i casi di contagio tra gli adolescenti, invita i loro amici a farsi controllare

Focolaio di Codogno, sono saliti a 36 i positivi. Fino a domenica, nel Lodigiano, erano 62 gli attualmente positivi, con 19 casi di variante inglese e 43 di quella indiana.

Ventotto di questi casi erano quelli riconducibili alla serata del 26 giugno al Koral beach club di Codogno. Nella giornata di ieri, i casi riconducibili al Koral sono saliti, invece, a 36, 2 dei quali afferenti alla provincia di Cremona e 3 alla provincia di Piacenza, nessuno dei quali ricoverati. Gli attualmente positivi di tutto il Lodigiano sono saliti a 80.

Il focolaio di Codogno ha fatto partire un appello da parte dell’Ats Città Metropolitana guidata dal manager Walter Bergamaschi, condiviso dai titolari dell’attività, affinché tutti i ragazzi che sono stati alla serata o siano venuti in contatto con i giovani positivi vadano, per ragioni di salute pubblica, a fare un tampone, senza bisogno di prenotare, in uno dei centri regionali. Per quanto riguarda il Lodigiano, i centri sono aperti, al Parco tecnologico padano di Lodi di via Einstein 1, dal lunedì al sabato, dalle 8,30 alle 11,30, e all’ospedale civico di Codogno, in via Marconi 1, dal lunedì al venerdì, dalle 12,30 alle 15 e il sabato, dalle 11 alle 13. Il focolaio di Codogno è il più grande che l’Ats Città Metropolitana stia gestendo. Ed è quello cresciuto più velocemente. L’Ats è fortemente impegnata, in queste ore, per gestire questa emergenza.

Ieri, il sindaco di Massalengo Severino Serafini ha diffuso, con grande evidenza, un annuncio sul profilo social del Comune. «Purtroppo - ha scritto Serafini - da stamane due nostri adolescenti sono risultati positivi al Covid 19 in forma sintomatica. È opportuno segnalare che entrambi i ragazzi, fino a qualche giorno fa, hanno avuto frequentazioni in paese. Ho fatto loro presente di contattare i loro amici più stretti per informali della situazione, invitandoli poi a loro volta a contattare il loro medico di fiducia. Chiunque, soprattutto tra i nostri ragazzi, manifestasse anche un sintomo influenzale lieve è pregato di non fare finta di niente e di mettersi in contatto con le autorità sanitarie e isolarsi in casa in attesa del tampone. Chiedo a tutta la cittadinanza la massima collaborazione, iniziando dall’uso della mascherina nei luoghi chiusi e nei luoghi aperti affollati».

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