Fanghi non trattati nei campi: a Lodi, Casalpusterlengo e Castiglione si aggiunge anche Cavenago

Informativa dei carabinieri forestali di Brescia ai Comuni con i nomi delle aziende e l’indicazione precisa dei campi potenzialmente avvelenati

I fanghi tossici della Wte arrivati nel Lodigiano sono finiti nelle campagne dei territori comunali di Lodi, Casale, Castiglione e Cavenago d’Adda. Nei giorni scorsi a questi Comuni è arrivata un’informativa del Nucleo Forestale dei Carabinieri di Brescia, che stanno conducendo l’indagine, con l’indicazione dei mappali dei terreni contaminati e il nome delle aziende agricole che accettarono i gessi e i fanghi tossici della società, spacciati per fertilizzanti. In totale la mappa dei Forestali indica lo spargimento di 150mila tonnellate di fanghi tossici su 3mila ettari di campi tra il 2018 e il 2019 in 78 comuni del Nord Italia, di cui la maggior parte, 31, nel bresciano. Era già noto che anche nel Lodigiano fossero stati accolti e sparsi su terreni agricoli come fertilizzanti i fanghi tossici della Wte, ma ancora non si conoscevano i nomi delle aziende agricole coinvolte (non più di una decina nel Lodigiano, tra cui sicuramente una di Casale e una di Maleo) e con precisione i comuni sui terreni dei quali fossero avvenuti gli spandimenti. Oltre a Lodi, Casale e Castiglione, di cui già si vociferava, compare ora anche Cavenago.

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