Euticals, sì alla mobilità volontaria

L’accordo con i sindacati prevede l’uscita incentivata di 25 lavoratori, con l’ingresso negli stabilimenti di Lodi, Mairano (Casaletto) e Rozzano di 15 neoassunti

La Euticals svecchia la propria forza lavoro proponendo una mobilità volontaria e incentivata fino all’uscita di 25 lavoratori con l’ingresso di 15 neoassunti: l’accordo si riferisce a tutti e tre gli stabilimenti del colosso chimico tra Lodigiano e Sud Milano, quello di Lodi San Grato, quello di Mairano a Casaletto e quello di Rozzano. Nell’hinterland milanese l’azienda conta su altri due stabilimenti, per una forza lavoro complessiva di oltre 320 lavoratori.

L’accordo siglato dai sindacati e dall’azienda prevede l’uscita incentivata fino a un massimo di 25 lavoratori, soprattutto per favorire chi tramite mobilità può agganciare la pensione. Gli incentivi prevedono la corresponsione di 800 euro lordi per il primo anno di mobilità e di 1100 euro lorde per i successivi 24 mesi, oltre ovviamente ai salari di mobilità. La mobilità, fino al 2015 quando entrerà in vigore la riforma Fornero, prevede un assegno mensile per un anno per i lavoratori in uscita fino ai 40 anni, per due anni per i lavoratori tra i 40 e i 50 anni, e di tre anni per i lavoratori sopra i 50 anni. Potenziando l’incentivo sul secondo e terzo anno, l’azienda incentiva a uscire i lavoratori più anziani. E non solo, nell’accordo è scritto nero su bianco che alle uscite volontarie corrisponderanno in proporzione delle assunzioni, da un minimo di 12 a un massimo di 15. L’azienda si riserva di non reintegrare tutte le posizioni, dunque, forse anche per avere mano libera nella ricerca di personale di posizioni diverse, magari con specializzazione, da quelle in uscita. L’accordo sarà sottoposto in via prioritaria ai lavoratori che sono in procinto di agganciare la pensione, che sarebbero circa una ventina. Per le ultime posizioni eventualmente libere, saranno accettate anche richieste di chi non ha l’aggancio automatico alla pensione. «Addirittura il rischio è quello di ritrovarsi con più richieste di quante previste - dice Gianpiero Bernazzani della Femca Cisl -. È una mobilità di svecchiamento che abbiamo voluto forse più noi sindacati che non l’azienda stessa». E con lui Francesco Montinaro della Uiltec Uil: «È un accordo che non crea sofferenze, anche perché l’azienda non è in crisi, ed è stato condiviso». E pur senza creare posti di lavoro, apre una possibilità occupazionale sul territorio. «È un’occasione importante e una potenzialità che il Lodigiano deve sfruttare, eventualmente anche come sfogo di situazioni di crisi - dice Francesco Cisarri della Filtcem Cgil -. Soprattutto non è una mobilità con doppio fine». Negli ultimi anni Euticals, attiva nella chimica fine e nella chimica per il settore farmaceutico, in controtendenza rispetto alla crisi ha continuato a crescere e ampliarsi, anche tramite acquisizioni. Nel Lodigiano, Euticals ha continuato ad assumere, sia pure poche unità per volta, anche nelle ultimissime stagioni, in alcuni casi proponendosi come valvola di sfogo di crisi territoriali, per esempio recependo alcuni lavoratori in uscita dalle fabbriche Unilever di Casale e da Baerlocher di Lodi.

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