Estranei a ogni illecito

agivamo in buona fede

«La nostra farmacia è estranea a qualsiasi operazione che potrebbe risultare illecita, abbiamo agito in buona fede fidandoci del medico». Lo ha affermato ieri la dottoressa Paola Gastaldi, una delle due figlie del titolare dell’omonima storica farmacia di famiglia di Lodi coinvolta nell’operazione della Guardia di finanza “Pancia piatta”. La dottoressa Gastaldi, difesa dagli avvocati Ennio Ercoli ed Eliana Tosi, ha scelto di parlare per difendere il nome della farmacia. «Non esiste in commercio nessun farmaco preconfezionato che contenga fendimetrazina e clorazepato in questa combinazione o fendimetrazina da sola - ha detto -. Tutti i medici che prescrivono questo tipo di cura devono per forza avvalersi dei laboratori delle farmacie». E ancora: «Abbiamo sempre effettuato preparazioni, previa prescrizione medica, che rientravano nelle nostre specifiche competenze, per cui non rientra nei nostri doveri sindacare il giudizio del medico, che abbiamo sempre creduto fosse accurato. Non avevamo motivo di dubitare della professionalità del medico né tanto meno che ci potessero essere irregolarità nello svolgimento della sua professione. Il quantitativo delle preparazioni non era particolarmente elevato, anzi era inferiore in base agli indici della regione Lombardia. Eravamo ignare di quello che avveniva fuori dal nostro controllo».

Lo hanno detto i legali e lo ha ripetuto ieri la dottoressa Gastaldi: «Per quanto ci riguarda nella preparazione dei medicinali ci siamo sempre attenute in modo scrupoloso al protocollo previsto dalla normativa vigente. I preparativi sono sempre stati eseguiti previa presentazione di regolare ricetta medica e piano terapeutico, nel quale il medico si assume la piena responsabilità della cura prescritta al paziente». «Disconosciamo - ha aggiunto Paola Gastaldi - un giro d’affari di 200mila euro, almeno per quanto riguarda il rapporto fra la nostra farmacia e il medico. Anzi, il ricavato della nostra farmacia per la vendita di questo preparato era nettamente inferiore ai 10mila euro annui, interamente fiscalizzati, e dunque irrisorio».

«Il medico - ha puntualizzato la dottoressa Gastaldi - si è rivolto alla nostra farmacia perché da sempre abbiamo un laboratorio attivo, che prepara medicinali, dietro prescrizione medica, e preparati fitoterapici, quali creme, gel, capsule o soluzioni per la cura del corpo. Da parte nostra c’è sempre stata buona fede e abbiamo sempre ottemperato secondo la normativa».

Infine, le riflessioni personali: «Siamo molto amareggiate per essere state sottoposte a una campagna mediatica in cui siamo state associate a persone che non hanno nulla a che vedere con il nostro modus operandi, caratterizzato da serietà professionale, principi e valori morali che hanno sempre contraddistinto la nostra farmacia e la nostra famiglia, che da generazioni ha sempre agito nella massima correttezza, cortesia e nell’interesse verso il cliente. Non abbiamo dubbi e siamo fiduciosi sul fatto che la giustizia prima o poi chiarirà come si sono svolti i fatti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA