ESSELUNGA A LODI Rotonde di viale Vignati, il semaforo è rosso

Parere negativo dei tecnici sui nuovi svincoli in piazzale Medaglie d’Oro e viale Dante

Bocciati i progetti delle due rotatorie in piazzale Medaglie d’Oro e viale Dante a Lodi. La commissione per il paesaggio comunale ha espresso parere negativo alle soluzioni proposte nell’ambito del piano dell’ex Consorzio agrario. Gli elaborati sono stati presentati dalla società Aep, che si è impegnata a farsi carico degli interventi sulla viabilità collegati alla costruzione del supermercato Esselunga.

La commissione per il paesaggio, che si occupa di dare valutazioni sui progetti edilizi e urbanistici rispetto al contesto, fornisce valutazioni di natura solo consultiva, quindi non vincolanti.Per quanto riguarda la rotonda tra viale Vignati e piazzale Medaglie d’oro - dove si vuole togliere i semafori e invertire i sensi di marcia di via Biancardi e via Nino Dall’Oro - la commissione segnala la necessità di integrare maggiormente il piano con i Giardini Barbarossa e con il monumento alla Resistenza. Diversi rilievi anche sulla rotonda tra viale Vignati e viale Dante (un anello a quattro braccia per far defluire il traffico): i tecnici hanno richiesto di preservare le piante esistenti studiando nuovi percorsi pedonali. Alla luce di quanto emerso, si fa strada l’ipotesi da parte del proponente di rivedere eventualmente alcuni aspetti dei piani, per poi riconvocare la commissione paesaggio e successivamente inviare gli elaborati alla soprintendenza per un giudizio di merito.

Ad annunciare ieri il parere negativo della commissione sulle due rotatorie, l’opposizione che è intervenuta in modo compatto contro la giunta Casanova. «Lo avevamo detto... ed è successo! – dichiarano Pd, Lodi civica, Cinque stelle, Gendarini, Scotti e Caserini -. La sonora bocciatura che la commissione paesaggio ha dato sulla realizzazione delle rotonde sull’asse dei giardini Barbarossa nell’ambito del piano Esselunga conferma quanto le opposizioni avevano più volte fatto notare, in merito alle carenze dei percorsi pedonali e ciclabili, e le criticità dal punto di vista paesaggistico e di preservazione delle piante esistenti. Chiediamo quindi che la proposta progettuale sia resa pubblica: vogliamo sapere quante piante del filare di via Dante saranno tagliate, quali spazi ci saranno per i pedoni e quali obblighi a fare giri tortuosi ci saranno per i ciclisti. Le rotonde non possono essere opere slegate dal contesto circostante ed anzi non possono andare a deturparlo. Ora la questione passa nelle mani della sovrintendenza che dovrà esprimere un parere anche tenendo conto di quanto la commissione paesaggio ha espresso. Insomma, si allungano ulteriormente i tempi e le rotonde promesse dall’amministrazione come la panacea di tutti i mali del progetto Esselunga invece rischiano di diventare qualcosa di nocivo per la città».

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