È “crisi” in Comune a Peschiera Borromeo per il taglio dei 240 pioppi e l’urbanistica

Carmen Di Matteo e Dario Balsamo passano al gruppo misto per contrasti sui temi caldi

Crisi di maggioranza a Peschiera Borromeo. Carmen Di Matteo e Dario Balsamo passano al gruppo misto. I due consiglieri comunali, eletti nella lista Peschiera bene comune, si sono chiamati fuori a causa della «poca apertura al confronto della squadra di governo», in special modo sui temi caldi come Pgt e abbattimento dei 240 pioppi in via Galvani. La loro fuoriuscita porta teoricamente la minoranza consiliare a 9 elementi, uno in più di coloro che sostengono l’amministrazione. È nella mattinata di lunedì che Carmen Di Matteo e Dario Balsamo hanno ufficialmente terminato la loro esperienza in Peschiera bene comune. «Questa scelta, non poco sofferta ma decisa, è giunta al termine di un percorso durato 4 anni, che si è svolto sempre con massimo senso del dovere e di responsabilità verso i cittadini e verso il consiglio - spiegano -. Abbiamo sempre creduto e ancora crediamo nel programma costruito assieme, ma gli avvenimenti recenti, la modalità di lavoro e la poca apertura al confronto interno tra giunta e consiglieri non ci rendono possibile continuare il nostro percorso all’interno della maggioranza. Il confronto - dicono - è un processo fondamentale, a nostro avviso, per il corretto funzionamento di qualsiasi rapporto di collaborazione. Il nostro disagio legato al mancato rispetto di questi principi è aumentato negli ultimi tempi, in modo importante sul tema del Pgt e si è poi visibilmente manifestato con il nostro voto difforme nel consiglio del 17 agosto sul tema pioppi di via Galvani».

Le intenzioni dei due consiglieri sarebbero state condivise anticipatamente con il sindaco Caterina Molinari, alla quale avrebbero comunicato la richiesta di un cambio di metodo ma anche la disponibilità a trovare, attraverso un confronto trasparente e sincero, «il modo per continuare la collaborazione costruttiva pur sedendo nei banchi di un gruppo diverso da quello della maggioranza. La nostra uscita - precisano - non significa andare contro il programma ma poter esercitare la facoltà di critica e di proposta su obiettivi e progetti futuri oltre che la libertà di valutare le scelte della maggioranza nel merito, sulla base della loro ricaduta per la città. Speriamo vivamente che questa nostra positiva intenzione sia stata recepita dal sindaco e che sia possibile proseguire responsabilmente questo cammino, onorando l’impegno preso con i cittadini fino al termine del mandato». Il municipio per ora non commenta: «Non rilasciamo dichiarazioni».

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