È Borgo San Giovanni il paese più giovane, nella “Bassa” prevalgono gli anziani - VIDEO

Nel Sudmilano invece gli over 65 sono più numerosi nei centri maggiori

Borgo San Giovanni e Meleti, i poli opposti di una forbice demografica che fotografa una provincia lodigiana a due velocità. A separarli, nel conteggio dell’età media, certificata dal portale Urbistat, oltre dieci anni: 40,01 per Borgo San Giovanni, il comune più giovane del territorio, 50,70 per Meleti, il più anziano. Il dato medio provinciale – per dire – è di 44,20.

Non è un caso. Dei dieci comuni con l’età media più elevata, nove (con l’unica eccezione della minuscola Abbadia Cerreto) si trovano nella Bassa più profonda, un triangolo di terra chiuso tra l’Adda e il Po. I quindici centri dall’età media più “verde”, guardano invece tutti o quasi all’area milanese, lungo l’asta dell’Autosole e nell’Alto Lodigiano, su fino a Zelo Buon Persico. La provincia, insomma, non è ovunque la stessa per composizione demografica, anche se non mancano le contraddizioni, specie in riferimento ai centri maggiori. Lodi, ad esempio, conta su un’età media (45,72) sia pur di poco superiore a quelle di Codogno (45,55), Casalpusterlengo (44,67), Sant’Angelo (44,08) e Lodi Vecchio (43,54). E anche nella Bassa c’è qualche lodevole eccezione, come Ospedaletto, Fombio, Somaglia o Terranova, che sono al di sotto della media provinciale. L’osservazione per cui si tratta di comuni dove sono presenti significative attività produttive o commerciali non è secondaria: dove c’è lavoro la dinamica demografica è evidentemente più vivace.

Il Lodigiano è in generale un territorio che sta lentamente invecchiando. Se nel 2002 i residenti con più di 64 anni erano poco meno di 18 ogni cento, al 1° gennaio 2020 erano diventati quasi 22 su cento (per la precisione 21,77). Significa che se a inizio millennio i cittadini over 64 della provincia erano poco più di 35mila, oggi superano i 50mila, un incremento di oltre il 40 per cento. Una progressione impressionante, tanto più a fronte di una componente giovanile che, dopo aver toccato un massimo del 14,39 per cento di under 14 nel 2012, si è andata lentamente ma progressivamente restringendo fino al 13,76 dell’ultimo rilevamento statistico. Consola il fatto che, se dal 2002 ad oggi la popolazione del territorio è cresciuta del 16,5 per cento, il numero dei giovani è aumentato di oltre il 20. Da circa 26mila a quasi 32mila. Ad essere maggiormente erosa dal processo di invecchiamento è stata dunque la fascia intermedia, quella della cosiddetta “popolazione attiva”.

Nel dettaglio, Meleti è pure il comune con la più alta percentuale di anziani (31,95 per cento), anche se la presenza di una casa di riposo in un paese di modeste dimensioni incide sicuramente sul dato. È comunque sempre nella Bassa che si riscontrano le percentuali più elevate Cornovecchio 29,12 per cento, Caselle Landi 28,95, Bertonico 27,28, Castelnuovo 27,17, Maleo 27,01 e via dicendo. Caselle Landi è anche il Comune con il più elevato indice di vecchiaia (rapporto tra over 64 e under 14) che tocca quota 311,9: significa che per ogni giovanissimo ci sono più di tre anziani, il doppio della media provinciale che è circa la metà (158,2).

Quanto invece alla percentuale di under 14 residenti, Borgo San Giovanni deve cedere la vetta. Il primato spetterebbe a Maccastorna (19,40 per cento, che con soli 67 abitanti rappresentata tuttavia un caso poco significativo). Meglio riferirsi a Castiraga Vidardo, quarto comune per età media più bassa e un 17,29 per cento della popolazione sotto i 15 anni. Borgo (16,82 per cento) è praticamente allineato a Boffalora d’Adda (16,86); seguono Sordio (16,50) e Villanova (16,40). All’altro estremo della “classifica” troviamo – e non è una sorpresa – Caselle Landi (9,30 per cento) e poi a seguire, Castelnuovo, Abbadia Cerreto, Cornovecchio e Castiglione. Ancora la Bassa.

Sono infine soltanto 4 i comuni in cui la percentuale di under supera quella degli over, in soldoni dove ci sono più ragazzini che anziani: oltre a Castiraga Vidardo e Borgo San Giovanni, ci sono anche Villanova e Comazzo.

Il tasso di natalità registrato in provincia nel 2019 è stato del 7,29 per mille. La forbice tra comuni anche in questo caso è amplissima: si va dal 12,30 per mille di Crespiatica al sorprendente 2,85 di Pieve Fissiraga (escludendo per le solite ragioni Maccastorna che con due nuovi nati su 67 abitanti sale al 30 per mille). Ed è singolare che la forbice tra le due “anime” demografiche del Lodigiano sia in questo caso meno definita: tra i primi dieci centri per elevata natalità ci sono infatti comuni della Bassa come Somaglia e Secugnago; tra quelli con minor quota di nascite, in mezzo ai soliti noti (Cornovecchio, Caselle Landi, Meleti, Maleo) spuntano a sorpresa comuni come Galgagnano o, appunto, Pieve Fissiraga. Eccezioni che paiono per altro casuali rispetto al trend generale e che andrebbero valutate su un estensione temporale maggiore.

IL SUDMILANO

Il Sudmilano si distingue dal vicino Lodigiano per la presenza di una popolazione mediamente più giovane anche se non mancano eccezioni: specialmente nei centri maggiori l’età media si sta alzando. Comunque la si guardi, la spunta Carpiano. Il comune che sorge lungo la Binasca - poco più di 4.100 abitanti alle rilevazioni di inizio 2020 - ha tutti i numeri per essere considerato il più “giovane” del Sudmilano. Non solo per l’età media (39,99 anni pro capite secondo i dati Urbistat), ma anche in ragione di altri significativi parametri. La comunità di Carpiano è infatti, nell’area a sudest di Milano, quella che conta la più elevata percentuale di under 14, ben il 18,23 per cento all’inizio di quest’anno (in numeri assoluti parliamo di 760 soggetti, dai neonati ai pre adolescenti), a fronte di una percentuale di over 65 che arriva a malapena a superare il 15 per cento (per la precisione il 15,23). Di fatto il comune ospita insomma più giovanissimi che anziani, unico nel territorio insieme a Tribiano.

Non a caso proprio Tribiano tallona Carpiano nella classifica dell’età media (40,11). Se la quota di giovani è minore (15,68 per cento), ancora più bassa è quella dei senior (14,06 per cento). In entrambi i centri l’indice di vecchiaia (rapporto tra over 65 e under 14) è dunque sotto quota 100. Non succede in nessun altro comune dell’area.Dove Carpiano però non ha rivali è nell’indice di natalità, almeno in riferimento al 2019: i nuovi nati sono stati infatti 49, pari all’11,75 per mille. Tribiano, per dire, si è fermato a 26 parti, pari ad un tasso del 7,14.

Per quanto attiene all’età media, la forbice è molto meno ampia che nel Lodigiano. Si va appunto dai quasi 40 anni di Carpiano ai 45,43 di Vizzolo con numeri tutti piuttosto vicini. Tra i piccoli comuni si distinguono Colturano (41,12) e San Zenone al Lambro (41,73), mentre nei centri maggiori l’età media tendenzialmente si alza (44,28 Paullo, 44,75 Melegnano, 45,35 San Donato, un po’ meglio San Giuliano con 42,74). Per quanto riguarda la presenza giovanile, il dato territoriale è piuttosto omogeneo: Carpiano a parte, si va dal 14 al 15 e mezzo per cento. Sotto la soglia ci sono solo Vizzolo (13,02), San Donato (13,58) e Paullo (13,90).

Diverso il discorso sulla quota di senior. Dopo Tribiano e Carpiano, per minor numero di over 65 si distingue la piccola Colturano (15,98 per cento), mentre sotto il 20 per cento ci sono anche San Zenone (18,83), Mediglia (19,06) e San Giuliano (19,98). In tutti gli altri centri la quota di anziani è maggiore con punte del 24,55 per cento a Vizzolo, del 23,78 a San Donato e del 23,26 a Melegnano

La città del Lambro presenta però una particolarità. A dispetto di un indice di vecchiaia mediamente elevato (162, il quarto dopo Vizzolo, San Donato Milanese e Cerro al Lambro) ha fatto segnare nel 2019 un tasso di natalità del 9,46 per mille, secondo solo a Carpiano. Tra gli altri comuni la forbice va da poco più di 7 all’8 e mezzo per mille con alcune eccezioni in negativo: Vizzolo con il 3,99 e Paullo con il 4,07. Il dato annuale però non è sufficiente a definire un vero e proprio trend, in un senso o nell’altro.

Discorso a parte merita San Colombano al Lambro, enclave milanese tra le province di Lodi e Pavia. Il Borgo insigne fa segnare un’età media di 46,52 anni, più vicina alle medie lodigiane che sudmilanesi. L’indice di vecchiaia è più elevato (213), per via di una presenza di under 14 che non arriva al 12 per cento (11,92), mentre i senior sono uno ogni quattro residenti. Quanto al tasso di natalità, nel 2019 (5,63 per mille) è stato inferiore anche alla media del Lodigiano.

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