È autistico un bimbo su dieci

In Lombardia 150.000 persone soffrono l’autismo. Se diagnosticato in tempo l’autismo può essere ben curato e garantire una qualità di vita buona, sia alla persona malata sia alla famiglia. Ma per fare questo occorre cambiare prospettiva. E considerare la malattia in un modo innovativo e globale. In Lombardia un ragazzino su 100 è autistico, o meglio rientra in una delle diverse patologie di questo genere. E dunque la malattia coinvolge 150 mila persone. Per Anna Bovi dell’Angsa (Associazione genitori soggetti autistici), «i nostri figli hanno diritto ad andare a scuola, ma se non ricevono una diagnosi precoce e non sono seguiti da persone esperte non serve a nulla. Il problema grosso è quello dell’adolescenza, quando la patologia sembra non esista più e la psichiatria non vuole farsene carico». Dunque, in adolescenza i ragazzi con autismo sono lasciati in carico alle famiglie: «L’aspettativa di vita è in media di 50 anni - dice ancora Bovi -, si può elaborare un progetto di vita per ragazzi autistici che hanno capacità superiore». Altro nodo importante sono i costi che una famiglia deve sostenere per poter assicurare al proprio figlio la migliore e moderna assistenza. Stefania Neva, mamma di un bimbo autistico di tre anni e membro dell’associazione di Molteno, «Una lanterna per la speranza», racconta di spendere «fino a duemila euro al mese», di vivere un «senso di abbandono da parte dello Stato. Perché ripetiamo sempre le stesse cose da vent’anni: occorre una diagnosi precoce». Ma il problema del bambino si riversa su tutta la famiglia.Necessarie diagnosi precoci. Per Daniela Baldi, presidente del Comitato dei genitori per Aba (l’analisi del comportamento applicata, riconosciuta anche nelle linee guida del Ministero della salute e che è considerata molto efficace perché lavora su tutte le aree del cervello per insegnare ai piccoli a interagire, ndr), «siamo in grado di dire che con strategie adeguate questi ragazzi sono in grado di imparare».E come afferma Giovanna Barra, del progetto Orma di Cremona, uno di quelli considerati sperimentali da Regione Lombardia, «una diagnosi precoce è anche un risparmio a livello economico. Perché non solo si risparmia nell’intervento sul soggetto autistico, ma anche sulla famiglia: nove volte su dieci anche il padre e la madre si ammalano per stress e patologie legate ad esso».

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