Dopo l’ennesima vittima alla curva del Tormo, Crespiatica vuole uno speed check

Già richiesto da tempo anche dall’amministrazione di Corte Palasio

Un tratto su cui i sindaci di Crespiatica e Corte Palasio avevano già posto particolare attenzione nei mesi scorsi chiedendo l’installazione di speed check o comunque dei sistemi utili a limitare la velocità dei numerosi veicoli che transitano quotidianamente. Il giorno successivo al nuovo incidente occorso sulla sp235 in territorio di Crespiatica, all’altezza della curva del Tormo, ritorna in auge proprio la questione sicurezza. A perdere la vita nello scontro frontale con un tir un 65enne residente in provincia di Vercelli che alla guida della sua Toyota alle 15 di martedì, forse a seguito di un malore, si è scontrato in un tremendo impatto con il mezzo pesante guidato da un 31enne, trasportato invece in elisoccorso a Cremona a seguito del forte trauma toracico. Il 65enne era deceduto poi all’arrivo all’ospedale di Crema dopo che i sanitari avevano cercato di rianimarlo per più di mezz’ora. Non il primo incidente mortale sulla 235 Lodi-Crema.

La dinamica dell’ultima tragedia resta da chiarire. A margine però in tanti constatano che su quel tratto le auto corrono e non poco. «Noi con Corte Palasio abbiamo già fatto numerose richieste – spiega il sindaco di Crespiatica Carlo Alberto Rizzi -. È un dato di fatto che in quel punto qualche problema dato dall’alta velocità di auto e anche mezzi più pesanti ci sia». Per Rizzi però non serve un “provvedimento tampone”, «non basta un controllo solo per qualche ora e in determinati giorni della settimana – aggiunge -. Servono per esempio degli speed check attivi costantemente. Oltre alle auto che corrono ci sarebbe anche una forma di tutela in questo modo per i residenti che abitano in zona Tormo che tutte le volte corrono gravi rischi nell’immettersi nel traffico. Noi il nostro lo abbiamo fatto, continueremo a insistere perché si arrivi ad una soluzione». Rizzi con tutto il consiglio comunale martedì sera ha espresso il proprio cordoglio nei confronti dei famigliari della vittima. «Bisogna fare qualcosa – raccontava già martedì subito dopo l’incidente il titolare della trattoria, il primo a soccorrere il 65enne piemontese e a contattare i soccorsi -. Vediamo tutti i giorni correre auto e non solo: ci sono tir che vanno ben al di sopra dei limiti, che vanno a colpire i guardrail o sbandano pericolosamente in curva, senza parlare di auto e moto. È un pericolo per tutti noi questa strada: so che il sindaco si è già mosso, spero gli venga dato ascolto».

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